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Scintille – Mamma, ho paura

HAND, SCINTILLE

Roman Kraft | Unsplash

Annalisa Teggi - pubblicato il 19/10/20

Di cosa parla quel timore che salta fuori pensando alle persone che amiamo di più o alle cose che abbiamo più a cuore?

Qualche giorno fa mio figlio di dieci anni mi ha posto questa domanda: «Mamma, perché quando una cosa mi piace davvero sento anche la paura di farla?». Si riferiva a un compito scolastico, doveva scrivere un testo che lo entusiasmava. Voleva farlo bene, dare tutto se stesso e aveva timore a iniziare.

Lo sfondo nero

Allora ci siamo messi un po’ a parlare della paura. A guardarla bene è un’emozione preziosa perché, quando non è il panico incontenibile, salta fuori di fronte a ciò che amiamo e a ciò che vogliamo proteggere. Ho paura di sbagliare proprio quando ci tengo a far bene, ho paura di una strada quando la devono attraversare i miei figli.

Chesterton diceva che il coraggio del vero soldato nasce anche dalla paura. Che non è lo spavento isterico, ma è la voce onestissima che ci sussurra: non tieni le fila del mondo, non tieni neppure le fila della tua giornata. Accorgersi di questo sfondo nero che parla di zone attorno a noi che non abbiamo la luce per illuminare è una buonissima cosa. Per combattere senza eccesso di crudeltà e senza ignavia, il soldato deve avere paura, deve sentirsi mortale e deve sentire che anche il suo nemico è mortale.

Ogni nostra mattina è una sfida che comincia meglio se c’è questo tremore che sussurra: non puoi salvare chi ami. Non puoi farlo davvero, e fa venire i brividi. Ma non è l’orgoglio o la rabbia a generare questa coscienza, è proprio l’amore. Solo quando amo conosco la vera paura, perché ho bisogno per me e per gli altri di una protezione più grande di quella delle mie braccia.

Meraviglia e compagnia

La paura non è un mondo abitato dai nostri fantasmi, è l’anticamera dove poter pescare le domande e gli occhi giusti. Mi rendo conto che tante volte recito le preghiere e soprattutto l’Ave Maria come se stessi dicendo: «Mamma, ho paura». Sono certa che il Cielo sa rovesciare ciò che io esprimo col timore e vederci la verità che a me resta in gola. Quando dico che ho paura per i miei figli, sto ammirando la meraviglia della loro presenza e affidandola a chi ha contato i loro capelli. Quando dico che ho paura di quello che mi aspetta, mi sto rendendo conto che non voglio essere da sola e ho bisogno della compagnia di chi custodisce la mia anima istante per istante.

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