di Mauricio Montoya
La Santissima Vergine Maria si ritrova in modo diretto nei testi del Nuovo Testamento, ma i Padri della Chiesa la ritengono anche prefigurata nell’Antico Testamento.
L’apparizione del Figlio di Dio, del Salvatore, è stata preparata con cura speciale durante tutto l’Antico Testamento, per cui Sua madre, come personaggio importante per realizzare la promessa, è visibile anche in quel contesto.
Prendiamo in considerazione tre testi che prefigurano la Madre del Signore, tenendo conto del fatto che ogni volta che si parla di Maria si parla di suo Figlio, e che quando si parla di Gesù si parla anche di Sua Madre.
Isaia 7, 14

“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele”.
Questo testo è un oracolo inviato perché il re Acaz si sentiva troppo forte, tanto da non aver bisogno di Dio nella sua lotta contro i nemici. Per questo, il profeta avverte che sarà per mezzo di Yahvè, e non per mezzo degli uomini, che Israele riceverà la salvezza
Questo si verificherà attraverso la nascita del Salvatore, che verrà da una giovane vergine, segno della completa liberazione da ogni contaminazione di peccato. Non è bello?
In mezzo a un popolo che vive la guerra, le difficoltà e le altre vicissitudini di aver un re troppo preso da se stesso, arriva l’annuncio dell’intervento di Dio!
Questa azione, però, si verificherà attraverso una giovane vergine, il che dimostra una partecipazione all’opera di salvezza. I Padri della Chiesa hanno sempre visto plasmata in questo racconto l’immagine della Vergine Maria.