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3 testi biblici dell’Antico Testamento che ci parlano della Vergine Maria

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Catholic Link - pubblicato il 17/10/20
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di Mauricio Montoya

La Santissima Vergine Maria si ritrova in modo diretto nei testi del Nuovo Testamento, ma i Padri della Chiesa la ritengono anche prefigurata nell’Antico Testamento.

L’apparizione del Figlio di Dio, del Salvatore, è stata preparata con cura speciale durante tutto l’Antico Testamento, per cui Sua madre, come personaggio importante per realizzare la promessa, è visibile anche in quel contesto.

Prendiamo in considerazione tre testi che prefigurano la Madre del Signore, tenendo conto del fatto che ogni volta che si parla di Maria si parla di suo Figlio, e che quando si parla di Gesù si parla anche di Sua Madre.

Isaia 7, 14

The Angel Gabriel’s announcement to the young virgin Mary – Annunciation 08 – ar

© Waiting For The Word / CC
https://www.flickr.com/photos/waitingfortheword/6365214625

“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele”.

Questo testo è un oracolo inviato perché il re Acaz si sentiva troppo forte, tanto da non aver bisogno di Dio nella sua lotta contro i nemici. Per questo, il profeta avverte che sarà per mezzo di Yahvè, e non per mezzo degli uomini, che Israele riceverà la salvezza

Questo si verificherà attraverso la nascita del Salvatore, che verrà da una giovane vergine, segno della completa liberazione da ogni contaminazione di peccato. Non è bello?

In mezzo a un popolo che vive la guerra, le difficoltà e le altre vicissitudini di aver un re troppo preso da se stesso, arriva l’annuncio dell’intervento di Dio!

Questa azione, però, si verificherà attraverso una giovane vergine, il che dimostra una partecipazione all’opera di salvezza. I Padri della Chiesa hanno sempre visto plasmata in questo racconto l’immagine della Vergine Maria.

Michea 5, 1-5

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Fred de Noyelle I Godong
Vitrail représentant la Vierge Marie et son fils, Jésus.

“Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni. Perciò egli li darà in mano ai loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e il resto dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d’Israele.

Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all’estremità della terra. Sarà lui che porterà la pace. Quando l’Assiro verrà nel nostro paese e metterà piede nei nostri palazzi, noi gli opporremo sette pastori e otto prìncipi del popolo. Essi governeranno il paese dell’Assiro con la spada e la terra di Nimrod nelle sue proprie città; egli ci libererà dall’Assiro, quando questi verrà nel nostro paese, e metterà piede nei nostri confini”.

Si parla in modo retorico del figlio nato, dicendo “colei che deve partorire partorirà”. È noto come si parli del Salvatore in relazione a colei che è Sua madre, e della madre in relazione a Lui.

Il Messia atteso deve nascere dal grembo di una donna scelta dall’amore di Dio. Una giovane vergine che è stata chiamata da Lui per essere madre del Suo santo Figlio, e quindi far parte del processo di redenzione del genere umano.

Genesi 3, 9-15

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Pascal Deloche I Godong
Marie et les apôtres lors de la Pentecôte. Vitrail de l'église Sainte-Clotilde, à Paris.

“Dio il Signore chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?» Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto». Dio disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell’albero, che ti avevo comandato di non mangiare?»

L’uomo rispose: «La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell’albero, e io ne ho mangiato». Dio il Signore disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».

Allora Dio il Signore disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sarai il maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le bestie selvatiche! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno»”.

Questo testo è noto come protovangelo, e si presenta nel contesto del primo peccato. Dopo che Adamo ed Eva sono diventati consapevoli del danno commesso cercano di nascondersi da Dio, ed Egli, rendendosi conto dell’accaduto, li interroga su quello che hanno fatto.

Il racconto riferisce come Dio consideri colpevoli sia Eva che Adamo e il serpente. È a quest’ultimo che si riferisce particolarmente questa parte del testo, l’annuncio di una donna e della sua discendenza, che lotteranno contro le forze del male e le sconfiggeranno.

La Sacra Scrittura com’è giunta a noi ha conservato una traduzione certamente mariana. “Ella ti schiaccerà il capo”, frase usata per molti secoli, soprattutto nella liturgia della Chiesa.

Le versioni critiche più attuali della Scrittura sostengono una traduzione che riferendosi all’azione sul serpente l’attribuisce non alla donna, ma al Figlio.

Non si elimina tuttavia la possibilità di una lettura mariana del testo, visto che se Maria è la nuova Eva, come hanno mostrato i Padri della Chiesa, la sua presenza accanto alla sua discendenza sarà sempre una prefigurazione della presenza della Madre di Gesù accanto a suo Figlio, il vincitore del peccato e della morte, non potendo separare il Messia da Sua Madre.

Riflessione finale

Dobbiamo infine riconoscere che la stretta relazione della Madre con il Figlio permette di scoprire che, con le parole di José Cristo Rey nel suo libro Mariología, “Non si può essere discepolo amato di Gesù senza accogliere Maria come madre”.

Le prefigurazioni mariane nell’Antico Testamento sono, in definitiva, la dimostrazione di come l’amore del Padre fin dagli inizi della creazione ha pensato alla salvezza di tutti gli uomini.

E si è servito di una serva fedele, prudente, giovane e vergine per farsi strada nell’umanità, il che si comprende solo in base all’amore che professiamo nei confronti del Figlio di Dio e della Sua Santissima Madre come intercessore di tutti i popoli.

Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.