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“Una nuvola, abito dorato e stola”. Santa Faustina ha visto l’angelo custode

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 16/10/20
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Suor Faustina Kowalska parla dell’angelo come una figura “chiara e raggiante”. Nella sua vita ha avuto numerosi incontri con gli spiriti celestiLa polacca Elena Kowalska, divenuta poi santa Faustina Kowalksa (1905-1938), canonizzata da Giovanni Paolo II nell’anno giubilare 2000, descrive l’angelo custode come una figura “chiara e raggiante”. In altre visioni disse di vedere gli angeli intenti a raccogliere i sacrifici dei viventi e deporli su una bilancia d’oro che, sprigionando un lampo, sale poi fino al cielo.

Il cherubino

Ancora più interessante la descrizione di santa Faustina di un angelo della gerarchia dei “cherubini”:

“Un giorno, mentre ero in adorazione, non riuscii a trattenere le lacrime; allora vidi uno spirito di incredibile bellezza che mi disse: “Il Signore ti ordina di non piangere”. Domandai chi fosse e lui rispose: “Sono uno dei sette Spiriti che stanno notte e giorno davanti l trono di Dio e lo lodano costantemente”.

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Ogni persona al mondo ha un angelo custode (che sia cristiana o meno)I teologi credono, ed è confermato nello YOUCAT, che ogni persona riceve da Dio un angelo custode (n. 55).

“Kadoosh, Kadoosh…”

L’indomani durante la Messa cominciò a cantare “Kadoosh, Kadoosh, Kadoosh” (“Santo, Santo, Santo)” e il suo inno, impossibile descriverlo, risuona come le voci di migliaia di persone. Una leggera nuvola bianca lo avvolgeva; il cherubino aveva le mani giunte e il suo sguardo era simile a un lampo”.


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La visione

Ecco infine come Santa Faustina descrive un’altra esperienza in cui ha visto l’angelo:

“Una grande luce lo circondava: l’amore divino si rifletteva in lui. Portava un abito dorato, ricoperto di una cotta e di una stola trasparente. Il calice era di cristallo coperto da un velo, anch’esso trasparente. Non appena mi donò il Signore, si dileguò… una volta gli domandai di confessarmi e lui rispose: “Nessun spirito del cielo ha un tale potere”.

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I sette spiriti

Ecco come, nel suo Diario, santa Faustina Kowalska resoconta l’incontro con l’angelo custode:

“Un giorno in cui ero all’adorazione ed il mio spinto era quasi in agonia per la nostalgia di Lui e non riuscivo a trattenere le lacrime, all’improvviso vidi uno spirito che era di una grande bellezza, che mi disse queste parole: «Non piangere, dice il Signore». Dopo un attimo domandai: «Tu chi sei?». Ed egli mi rispose: «Sono uno dei sette spiriti che stanno giorno e notte davanti al trono di Dio e L’adorano senza posa». Tuttavia quello spirito non alleviò la mia nostalgia, ma suscitò in me una maggior nostalgia di Dio. Quello spirito non mi lascia un istante, mi segue ovunque”.

La santa ha anche scritto:

“Poi ho visto uno dei sette spiriti accanto a me, radioso come altre volte, sotto forma di luce. Lo vedevo costantemente vicino a me quando ero sul treno. Vedevo un angelo su ogni chiesa davanti alla quale passavamo, ma circondato da una luce più pallida di quella dello spirito che mi stava accompagnando nel percorso, e ciascuno di quegli spiriti che custodivano le chiese chinava il capo allo spirito che era accanto a me”.


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