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Dalla sofferenza, un ministero radiofonico di successo

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fancycrave1 | Pixabay

Larry Peterson - pubblicato il 14/10/20

Nuccia Tolomeo non aveva molte possibilità nella vita, ma ha usato la forza dello Spirito Santo per svolgere un ministero con chiunque avesse problemi o bisogno di consigli

Gaetana Tolomeo era nata a Catanzaro il Venerdì Santo, 10 aprile 1936. Padre Teodoro Diaco l’aveva battezzata il 12 luglio nella chiesa di Nostra Signora del Rosario. È stato provvidenziale, perché la piccola Gaetana, chiamata da tutti “Nuccia”, avrebbe dedicato la sua vita alla preghiera e avrebbe stretto in mano un rosario fino alla morte.

Nuccia venne colpita da una paralisi progressiva e deformante che la attaccò quando era ancora bambina e ostacolò la sua crescita, rendendola disabile. I suoi genitori la portarono dai medici locali, che non furono però in grado di aiutarla. Aveva anche un fratello malato, Giuliano, nato il 30 ottobre 1940 e poi morto nel 1944.

Visto che in Calabria non poteva trovare aiuto, Nuccia venne mandata dai genitori da una zia a Cuneo per ricevere assistenza medica, ma anche lì non furono in grado di aiutarla, e poco dopo tornò quindi a casa. Col tempo le sue condizioni peggiorarono, e rimase confinata al letto o su una sedia.

Nuccia, però, confidava nella forza dello Spirito Santo e si sforzava di non sentirsi mai triste per le sue condizioni, abbracciando la malattia e la sofferenza che comportava come un modo per raggiungere i cuori che vivevano una vita di peccato.

Ben presto molte persone – sacerdoti, suore e laici – iniziarono ad andare da lei per chiederle consiglio e ascoltare parole di saggezza. Anche loro dovevano sentire la presenza dello Spirito Santo quando le si avvicinavano.

Nuccia vedeva nella sua malattia un modo per partecipare alla Passione di Gesù, e vi alludeva nei suoi scritti spirituali. La gente che andava da lei la vedeva sempre stringere un rosario tra le mani. Assisteva anche all’adorazione eucaristica più spesso che poteva, e riuscì a entrare nell’Azione Cattolica, nata nel XVIII secolo per contrastare l’anticattolicesimo.

Nel 1994 Nuccia iniziò ad essere ospite della stazione radiofonica Radio Maria. Il suo obiettivo principale era diffondere il Vangelo ai sofferenti con cui si identificava – tossicodipendenti, prostitute e bisognosi, soprattutto famiglie che attraversavano periodi di difficoltà finanziarie. Iniziò ad essere ascoltata su “Il Fratello”, un programma in cui la gente chiamava per esporre i propri problemi e Nuccia rispondeva alle domande. L’ospite, Federico Quaglini, la interpellava su questioni spirituali e Nuccia, grande devota a Padre Pio, dava il suo parere.

Gaetana “Nuccia” Tolomeo è morta il 24 gennaio 1997 a 60 anni. La mattina dopo Radio Maria ha annunciato la sua morte alle migliaia di ascoltatori, e la tristezza per la sua perdita e la gioia che aveva caratterizzato la sua vita sono state il tema del giorno.

Ecco il messaggio per la Pasqua dato da Nuccia nel 1995:

“Nella sua infinita misericordia e sapienza, il Signore ha preparato per me un corpo
debole, per il trionfo della sua potenza d’amore… Lodo e benedico il Signore per la croce, di cui mi ha fregiata, perché crocifiggendo la mia carne, ha pure crocifisso i miei pensieri, i miei affetti, i miei desideri, e persino la mia volontà, per fare di me sua gradita dimora, suo compiacimento, suo tabernacolo vivente. Grazie alla croce di Cristo, oggi posso, quindi, affermare con l’apostolo Paolo che ‘Non sono più io a vivere, è Cristo che vive e opera in me’”.

Gaetana “Nuccia” Tolomeo è stata dichiarata donna dalle “virtù eroiche” il 6 aprile 2019. Ora ha il titolo di Venerabile, ed è stato approvato un miracolo attribuito alla sua intercessione. Verrà presto annunciata la data della sua beatificazione.

Venerabile Gaetana “Nuccia” Tolomeo, prega per noi!

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