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Madre Teresa giocava a corda, suor Dulce suonava la fisarmonica… la santità è allegria!

Madre Teresa pula corda e Irmã Dulce toca acordeon
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Francisco Vêneto - pubblicato il 12/10/20
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La beatificazione del giovane Carlo Acutis, appassionato dell’Eucaristia e di informatica, ricorda che possiamo essere tutti “santi in jeans”Santa allegria! Essere santi è amare Dio al di sopra di tutte le cose e il prossimo come se stessi, mettendo in pratica ogni giorno gli insegnamenti di Gesù e mantenendo l’unione con Dio mediante una vita di grazia.

Sembra semplice, perché lo è. “Semplice”, però, non è lo stesso che “facile”.

E di fatto non è facile, perché richiede delle scelte – e ogni scelta comporta delle rinunce.

Se scegliete Dio, allora rinunciate al male e a tutti gli agenti del male. Scegliendo il prossimo rinunciate all’egoismo. Scegliendo gli insegnamenti di Gesù rinunciate alle ideologie del mondo. E se scegliete la vita di grazia è perché rinunciate al peccato.

Saper amare noi stessi

Rinunciare all’egoismo non vuol dire che ci si debba mettere completamente da parte. Gesù, in fondo, non ha chiesto di amare il prossimo più di noi stessi, ma di amare il prossimo come noi stessi.

Amare noi stessi è quindi un comandamento cristiano! Amarci davvero non significa scegliere ciò che ci schiavizza, al contrario: significa scegliere e alimentare ciò che esiste di più nobile ed elevato in noi, visto che siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio ed Egli ci chiama a restaurare quella somiglianza. Ciò che va messo da parte è quindi tutto ciò che il peccato ha corrotto nella nostra natura, tutto quello che ci allontana dalla vera essenza umana, che è essere immagine e somiglianza di Dio, nostro Padre.

E Dio è Gioia! Dio ci ha creati per essere felici, allegri, radiosi! È per questo che nella vita di unione con Dio tutte le gioie pure, belle e semplici non sono solo raccomandabili, ma imprescindibili.

Santa allegria

I santi sono esempi di come godersi le cose semplici e belle della creazione divina con gioia.

È per questo che vediamo immagini di Santa Madre Teresa di Calcutta che salta la corda con un bambino – e come un bambino…

E Santa Dulce dei Poveri che suona la fisarmonica…

O San Giovanni Paolo II che fa le facce buffe per il fotografo e gioca a calcio in tonaca…

E Papa Benedetto che prende una birra, da bravo tedesco, e Francesco che beve vino da bravo argentino…

POPE BENEDICT,BIRTHDAY

Lena Klimkeit | DPA | AFP

“Santi in jeans”

Tra le centinaia o migliaia di altri esempi, c’è anche quello del giovane beato Carlo Acutis, che ha armonizzato con gioiosa semplicità la sua passione per i computer e l’immenso amore per l’Eucaristia. Come lo hanno descritto correttamente, è una testimonianza per essere “santi in jeans”!

CARLO ACUTIS

carloacutis.com

Può non essere facile – ma è semplice!

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