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Sapevate che Giovanni Paolo II ha proclamato un unico Dottore della Chiesa?

Therese of Lisieux
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Philip Kosloski - pubblicato il 01/10/20
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Durante il suo lungo pontificato, Santa Teresa di Lisieux è stata l’unica santa che il Pontefice polacco ha elevato a uno degli onori più importanti della ChiesaOltre ad aver canonizzato vari uomini e varie donne, i Papi hanno anche nominato alcuni santi Dottori della Chiesa. Questo costume è iniziato nel XIII secolo, quando i Pontefici hanno cominciato a individuare dei santi specifici che erano maestri esemplari in varie questioni teologiche e spirituali. Queste donne e questi uomini santi hanno ricevuto il titolo ufficiale di Dottore, che deriva dal latino docere, “insegnare”.

Dal XIII secolo, solo 36 santi hanno ricevuto questo titolo, che è quindi raro e attribuito con grande attenzione.

L’aspetto interessante è che anche se San Giovanni Paolo II ha canonizzato 482 santi nel suo pontificato durato 26 anni, ne ha dichiarato solo uno Dottore della Chiesa.

Parliamo di Santa Teresa di Lisieux, nota comunemente come il “Piccolo Fiore”. La scelta è stata affascinante, visto che non era una teologa ed era istruita a malapena.

È anche il più giovane Dottore della Chiesa, essendo morta ad appena 24 anni.

Giovanni Paolo II la riteneva però una “scienziata”, come riferiva nella sua lettera apostolica Divini Amori Scientia:

“Durante la sua vita, Teresa ha scoperto «luci nuove, significati nascosti e misteriosi» (Ms A 83 v) e ha ricevuto dal Maestro divino quella «scienza dell’amore» che ha poi manifestato con particolare originalità nei suoi scritti. Tale scienza è l’espressione luminosa della sua conoscenza del mistero del Regno e della sua esperienza personale della grazia. Essa può essere considerata come un carisma particolare di sapienza evangelica che Teresa, come altri santi e maestri della fede, ha attinto nella preghiera”.

Questa “scienza dell’amore” non è qualcosa che viene in genere sottolineata dalla Chiesa, e Teresa spicca rispetto agli altri Dottori per il suo insegnamento sulla vita spirituale.

“Negli scritti di Teresa di Lisieux non troviamo forse, come in altri Dottori, una presentazione scientificamente elaborata delle cose di Dio, ma possiamo scorgere un’illuminata testimonianza della fede che, mentre accoglie con fiducioso amore la condiscendenza misericordiosa di Dio e la salvezza in Cristo, rivela il mistero e la santità della Chiesa.

Con ragione quindi si può riconoscere nella Santa di Lisieux il carisma di Dottore della Chiesa, sia per il dono dello Spirito Santo che ha ricevuto per vivere ed esprimere la sua esperienza di fede, sia per la particolare intelligenza del mistero di Cristo. In lei convergono i doni della legge nuova, la grazia cioè dello Spirito Santo, che si manifesta nella fede viva operante per mezzo della carità”.

Giovanni Paolo II credeva anche che Teresa, attraverso la sua autobiografia Storia di un’Anima, avesse una capacità straordinaria di parlare alle persone del mondo moderno, sia cristiane che non cristiane.

“Non solo Teresa di Gesù Bambino è il Dottore della Chiesa più giovane in età, ma pure il più vicino a noi nel tempo, quasi a sottolineare la continuità con la quale lo Spirito del Signore invia alla Chiesa i suoi messaggeri, uomini e donne, come maestri e testimoni della fede… Teresa è Maestra per il nostro tempo, assetato di parole vive ed essenziali, di testimonianze eroiche e credibili. Perciò è amata e accolta anche da fratelli e da sorelle delle altre comunità cristiane e perfino da chi neppure è cristiano”.

Giovanni Paolo II diceva chiaramente che Santa Teresa di Lisieux era la santa di cui ha bisogno il nostro mondo moderno. Se non la conoscete, leggete Storia di un’Anima!

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