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Si prende cura della moglie con l’Alzheimer: non mi pesa, è l’amore della mia vita

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 01/10/20
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La storia di un tenerissimo legame coniugale e della dedizione totale di un uomo per la moglie malata di questa terribile malattiaIl 21 settembre, come ogni anno dal 1994, si è celebrata la giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer Disease International (ADI). I malati di questa e di altre forme meno conosciute di demenza sono circa 40 milioni, un milione solo nel nostro Paese (osservatoriomalattierare): numeri destinati ad aumentare vertiginosamente nel giro dei prossimi anni. In occasione della 27esima giornata Ansa Salute ha raccolto la storia di Ottavio e Florida, per molti versi simile a quella di tante altre famiglie in cui si manifesta questa malattia, ma contrassegnata dalla particolare forza e tenerezza del legame che unisce marito e moglie.

Florida, 57 anni, diagnosi di Alzheimer

Tutto è cominciato dieci anni fa quando Florida, allora 57enne impegnata nell’assistenza domiciliare agli anziani, inizia a dimenticare dove deve andare e per fare cosa. Da brava giocatrice di carte con una memoria da “elefante” evidenzia improvvisamente di non essere più in grado di portare avanti una partita, abitudine serale del dopocena nella loro casa. Dopo due consulti il verdetto dei neurologi è lo stesso: Alzheimer, una “mazzata” per il marito e i figli che non si rivela purtroppo l’ultima.

Dopo 4 anni Ottavio si ammala di tumore

Infatti 4 anni dopo ad Ottavio viene diagnosticato un tumore allo stomaco per cui si rendono necessari un delicato intervento chirurgico e nove cicli di chemioterapia, 4 prima e 5 dopo la rimozione della neoplasia, la cui posizione permette fortunatamente ad Ottavio di conservare una piccola parte dell’organo. Appena comincia a recuperare le forze il primo pensiero è riprendere a seguire la moglie, e si organizza per tenerla in casa portandola ogni sei mesi alle visite di controllo dalla neurologa da cui è in cura.

Mia moglie non riesce ad esprimersi normalmente, a fare ragionamenti consequenziali – racconta – molte volte bisogna interpretare quello che dice, ma riusciamo comunque ad interagire dopo tanti anni insieme. Anche ricorrendo ad una complicità data da gesti e parole che utilizzavamo insieme. Io sono davvero ancora molto innamorato di mia moglie, non serve dirsi molto: bastano baci e abbracci. (Ibidem)



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Il bacio del buongiorno

Infatti Ottavio non dimentica mai ogni mattina di dare con un bacio il buongiorno a Florida, svegliandola solo dopo aver preparato ogni cosa perché la giornata inizi col migliore degli auspici. Tutte le volte che è possibile, se il tempo lo permette, la porta a fare una passeggiata intorno al lago di Iseo, ed anche se non lo riconosce più da 4 anni si capisce che Florida lo considera la persona più cara a cui affidarsi completamente. Il lockdown ha reso ancora più difficile la gestione della malattia anche perché la moglie di Ottavio era reduce da un intervento per la frattura di un femore per cui si è resa necessaria una fisioterapia che ha permesso alla signora di recuperare buona parte della sua autonomia.

Durante l’ultima visita la neurologa di mia moglie mi ha chiesto se resistevo. Io le ho risposto che non ho questo problema: io e mia moglie stiamo insieme da quando eravamo ragazzini, abbiamo fatto una vita assieme, assistersi reciprocamente è normale. Lo era anche per mia moglie prima della malattia. La mia vita è dedicata a Florida, all’amore della mia vita, e cerco di dare un senso ai miei personali malesseri quotidiani legati alla parziale mancanza dello stomaco dando una mano ad un’altra famiglia nella quale sono entrato, “l’Associazione vivere senza stomaco si può”. Donare amore spesso significa ricevere amore, per me è così. (Ansa)

Una storia di malattia ma prima di tutto una storia d’amore, che mi ha fatto tornare alla memoria una frase semplice e bellissima dell’intenso brano sul matrimonio de Il Profeta di Gibran:

Voi siete nati insieme
e insieme starete per sempre.