Aleteia logoAleteia logoAleteia
giovedì 28 Marzo |
Aleteia logo
Approfondimenti
separateurCreated with Sketch.

Si bandisca dal cuore umano l’invidia.

GNIEW

BOSS BTKPHOTOGRAPHY | Shutterstock

Don Fortunato Di Noto - pubblicato il 30/09/20

Il terribile omicidio di Lecce mosso da una incredibile confessione dell'assassino: "Erano troppo felici, ero invidioso". Una motivazione terrificante

“Ho ucciso per invidia, perché erano felici”. Pianificando nei dettagli crudeli fino all’estremo la loro eliminazione e la loro definitiva evaporazione, scomparsa. Cancellare tutto. Ogni cosa di vita e bella.
Non possiamo considerare ciò che è accaduto solo come un fatto di cronaca nera quello che è successo nel capoluogo pugliese e il fermo del 21enne reo confesso dell’omicidio di Daniele De Santis e Eleonora Manta. Una coppia felice che sognava di realizzare un progetto di vita.

“Uccidere per invidia”, può accadere, drammaticamente e tragicamente in ogni essere umano.

L’invidia si riferisce al desiderio di possedere a tutti i costi beni e o persone che non si possiedono ma che altri hanno. L’invidia esercita la sua azione sui beni del corpo (bellezza, salute, forza), della fortuna (ricchezza, cariche, amicizie), dell’intelligenza (titoli di studio, eloquenza), dell’anima (virtù, santità) e sulla persona stessa dell’altro, praticamente su tutto. Ispira pensieri e azioni assolutamente riprovevoli.
Abbiamo in molti provato invidia e subito invidia. Per chi ne è consapevole è una atroce sofferenza, ma può essere un disturbo che può generale estreme patologie e disadattamento personale, sociale, relazione.
Dobbiamo essere aiutati a bandire l’invidia.
«Il decimo comandamento esige che si bandisca dal cuore umano l’invidia» (Catechismo Chiesa Cattolica n. 2538).
L’invidia. Uccidere per invidia. Agire per invidia. Distruggere per invidia. Annientare per invidia. Sfregiare la felicità altrui perché si è infelici e insoddisfatti.

L’invidia rifiuta l’amore. E’ tristezza, è oscurità

L’invidia è il fetore profumato del male. Sant’Agostino vedeva nell’invidia «il peccato diabolico per eccellenza» e San Gregorio Magno aggiunge: «Dall’invidia nascono l’odio, la maldicenza, la calunnia, la gioia causata dalla sventura del prossimo e il dispiacere causato dalla sua fortuna».
L’invidia è il peccato più raffinato ed elaborato che distrugge relazioni personali e comunitarie.

Quanto sarebbe utile, è solo una via, quello di leggere e meditare sul fatto che che «l’invidia rappresenta una delle forme della tristezza e quindi un rifiuto della carità» (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2540).

Il battezzato per superarla e sconfiggerla camminerà sulla via dell’umiltà.

La virtù che combatte l’invidia è la carità, che al numero 1822 del Catechismo della Chiesa Cattolica viene definita come «la virtù teologale per la quale amiamo Dio sopra ogni cosa per se stesso, e il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio».
Se riuscissimo a parlare di verità eterne, forse la terra, la carne umana si irrorerebbe di novità di vita nuova. In una società incattivita e invidiosa, la vita amorevole, sarebbe medicina per il veleno corrosivo della morte e dell’oblio.

Tags:
invidia
Top 10
See More