Lo spirito celeste disse al santo di Pietrelcina: “Ti sono sempre vicino io mi aggiro sempre a te dintorno, questo mio affetto per te non si spegnerà perfino con la vita”L’angelo custode svolse una parte importante nella vita di padre Pio da Pietrelcina che riconobbe ed apprezzò la funzione di “messaggero” dell’invisibile amico. “Se hai bisogno mandami il tuo angelo custode”, ripeteva ai fedeli. Ed aveva un gran da fare, durante le ore del giorno e della notte per ascoltare i messaggi di tante creature angeliche che gli portavano i messaggi delle persone di tutto il mondo. padre Pio aveva una particolarissima, delicata, rispettosa devozione per l’angelo custode. Il suo piccolo compagno d’infanzia, “il buon angiolino”, gli fu sempre d’aiuto.
“Questo mio affetto per te non si spegnerà mai…”
Fu un amico obbediente preciso, puntuale che, da gran maestro della santità esercitò su di lui uno stimolo continuo per progredire nell’esercizio di tutto le virtù. La sua azione assidua e discreta fu di guida, di consiglio e di sostegno. Quando l’angelo non era sollecito ad intervenire, padre Pio, confidenzialmente, sapeva muovergli anche un aspro e fraterno rimprovero:
“non vi dico poi in che modo, mi vanno percuotendo quei disgraziati. Certe volte mi sento preso a morire. Sabato mi sembrò che mi volessero proprio finire, non sapevo più da che parte voltarmi. Mi rivolgo al mio angelo. Dopo essersi farro aspettare per un pezzo eccolo infine aleggiarmi intorno e con la sua voce angelica cantare inni alla divina maestà. Successe che lo sgridai aspramente di essersi fatto così lungamente aspettare, mentre io non avevo mancato di chiamarlo in mio soccorso. Per castigarlo non volevo guardarlo in viso, volevo allontanarmi, volevo sfuggirlo, ma egli poverino mi raggiunse quasi piangendo finché, sollevato lo sguardo, lo fissai in volto e lo trovai tutto spiacente “…Ti sono sempre vicino – egli dice – io mi aggiro sempre a te dintorno, questo mio affetto per te non si spegnerà perfino con la vita”.
L’angelo è “delicato” e “sensibile”
Padre Pio ha espresso più volte i suoi pensieri sull’angelo custode:
“…. non dimenticate questo invisibile compagno sempre presente, sempre pronto ad ascoltarci. O deliziosa intimità, o beata compagnia che è questa, se sapessimo comprenderla!”… “…. .abbilo sempre davanti agli occhi della mente, ricordati spesso della presenza di quest’angelo, ringrazialo, pregalo, tienigli sempre buona compagnia. Apriti e confida a lui i tuoi dolori; abbi continuo timore di offendere la purezza del suo sguardo. Sappilo e fissalo bene nella mente. Egli è così delicato, così sensibile, A lui rivolgiti nelle ore di suprema angoscia e ne esperimenterai i suoi benefici effetti. Non dire mai di essere sola a sostenere la lotta con i nostri nemici; non dir mai di non aver un’anima alla quale puoi aprirti e confidarti. Sarebbe un grave torto che si farebbe a questo messaggero celeste…”. “….. Come e consolante il pensiero che vicino a noi sta uno spirito, il quale dalla culla alla tomba non ci lascia mai un istante, nemmeno quando osiamo di peccare è questo spirito celeste ci guida, ci protegge come un amico, un fratello….” “…E’ oltremodo consolante il sapere che quest’angelo prega incessantemente per noi, offre a Dio tutte le buone azioni e opere che compiamo, i nostri pensieri i nostri desideri …” “…Il tuo buon Angelo custode vegli sempre su te, sia il tuo condottiero che ti guidi per l’aspro sentiero della vita; ti custodisca sempre nella grazia di Gesù, ti sostenga con le mani affinché tu non dia col piede in qualche sasso; ti protegga sotto le ali sue dalle insidie tutte del mondo, del demonio e della carne…”.
Anello di congiunzione tra l’uomo e Dio
Cappuccino modesto padre Pio trascende infinitamente il mondo terreno vivendo già nelle sfere celestiali e si fa strada con la bontà e la santità delle sue opere. Egli formò così l’anello di congiunzione fra l’uomo e Dio in una epoca in cui il primo aveva smarrito il senso del secondo.