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Il Vaticano rifiuta nuovamente le apparizioni di Nostra Signora di Tutti i Popoli

THE LADY OF ALL NATIONS

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Luis Santamaría del Río - pubblicato il 21/09/20

Si chiede ai cattolici di non aderire alle presunte rivelazioni della Vergine a Ida Peerdeman, che avrebbero avuto luogo ad Amsterdam nel XX secolo

Saranno sicuramente centinaia le persone in tutto il mondo che sostengono di ricevere rivelazioni private da Dio, Gesù, la Vergine Maria, qualche angelo o un santo. I messaggi privati si diffondono alla massima velocità grazie alle nuove tecnologie, trasformandosi in presunte rivelazioni soprannaturali con vario grado – a volte locale, altre mondiale. In generale hanno contenuti catastrofistici e istigatori, e in alcuni casi presentano un deficit importante di contenuto evangelico.

La gerarchia ecclesiale in genere tace davanti a queste “nuove rivelazioni”, e il motivo di questo silenzio si muove tra la prudenza e l’attesa – per vedere a cosa porteranno, il discorso che si diffonderà, la vita dei veggenti, i frutti spirituali e pastorali…– e il non dare ulteriore diffusione o ripercussioni a molti fenomeni che finiscono per estinguersi da sé.

Non fa male ricordare che ci sono criteri chiari per il discernimento e la decisione: un documento della Santa Sede del 1978 e uno scritto del 2000 dell’allora cardinale Joseph Ratzinger ne sono un’ottima dimostrazione.

La novità: una lettera recente che ha avuto un grande impatto

Di recente è stata resa nota una lettera che chiarisce le questioni relative alla devozione alla Vergine Maria “Signora di Tutti i Popoli”, molto diffusa in alcuni luoghi ancora oggi, e della quale parleremo qui di seguito. Non si tratta di un documento ufficiale della Santa Sede – come si sono affrettati ad affermare i difensori di queste presunte rivelazioni mariane –, ma di una lettera inviata dal Nunzio papale in Libano al cardinale Bechara Boutros Raï, patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente dei Maroniti (uno dei riti cattolici orientali).

Il messaggio, datato 20 luglio, è la risposta a una richiesta di informazioni sulla questione, e il rappresentante del Papa in Libano, monsignor Joseph Spiteri, si limita a trasmettere la posizione della Congregazione per la Dottrina della Fede, il dicastero vaticano incaricato delle questioni dottrinali, che “ha puntualizzato che la Notificazione pubblicata il 25 maggio 1974, reperibile sulla sua pagina web, è tuttora valida”.

In questo modo, emergono chiaramente due cose. La prima è che per quanto le presunte rivelazioni di Amsterdam continuino a diffondersi in determinati circuiti cattolici, da decenni l’atteggiamento della Santa Sede è deciso. La seconda: per quanto i difensori di certe apparizioni vociferino su presunte approvazioni ecclesiastiche successive a documenti che le rifiutano, il silenzio successivo della gerarchia non si può interpretare come un tacito cambio di atteggiamento. Se ci fosse stato questo cambiamento, sarebbe stato pubblicato un nuovo documento. Se non è così, tutto resta uguale. È quello che è accaduto, ad esempio, con il caso della falsa veggente Vassula Ryden, oggetto delle notifiche della Dottrina della Fede.

Le apparizioni di Amsterdam: non consta la soprannaturalità

Cos’ha detto il Vaticano nel 1974? Come afferma il Nunzio Spiteri, trasmettendo l’atteggiamento ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, il discernimento resta lo stesso.

Nel 1956, il vescovo diocesano di Haarlem, dopo aver studiato attentamente il caso, è giunto alla conclusione che “non constava della soprannaturalità delle apparizioni”, e per questo “proibiva la venerazione pubblica dell’immagine della ‘Signora di tutti i popoli’, come pure la divulgazione di scritti che proponevano le suddette apparizioni e rivelazioni come di origine soprannaturale”. Una decisione confermata nel 1957 ricevendo l’avallo del Vaticano, ribadito nel 1972 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.

Nel caso in cui fossero rimasti dei dubbi, nel 1974, avendo approfondito il tema in studi successivi, il dicastero incaricato dell’integrità della fede cattolica ha pubblicato il comunicato definitivo, riferendosi alle decisioni prese dal vescovo olandese. Di conseguenze, invitava “sacerdoti e laici a cessare qualsiasi propaganda circa le pretese apparizioni e rivelazioni della ‘Signora di tutti i popoli’, esortando tutti ad esprimere la loro devozione verso la Vergine Santissima, Regina dell’Universo, con forme riconosciute e raccomandate dalla Chiesa”, riferendosi concretamente a quanto indicato da Papa Pio XII nell’enciclica Ad Caeli Reginam(1954).

Di che “apparizioni” si tratta?

Una donna olandese di nome Isje Johanna Peerdeman (1905-1996) ha affermato di essere stata testimone di 56 apparizioni della Vergine Maria, che le si sarebbe presentata sotto una nuova invocazione, quella di “Signora di Tutti i Popoli”. Queste esperienze soprannaturali avrebbero avuto luogo tra il 1945 e il 1959, anche se la presunta veggente diceva che tutto era iniziato il 13 ottobre 1917 (giorno dell’ultima apparizione di Fatima), con la breve visita di “una donna luminosa”.

Nei presunti messaggi comunicati dalla Vergine alla Peerdeman abbondano le “profezie” (in realtà predizioni) su eventi storici, sociali e politici, con un accento chiaramente catastrofistico, ben adeguato ai convulsi decenni del XX secolo. La Madre di Dio avrebbe anche chiesto di recitare una preghiera concreta – “Voi non sapete quando è grande e importante questa preghiera presso Dio” – e di proclamare il dogma del suo ruolo di corredentrice nella Storia della Salvezza.

Cosa deve restare?

Una semplice ricerca su Internet ci offre centinaia di pagine che difendono la veracità delle apparizioni di Amsterdam, giungendo ad affermare che nonostante lo scetticismo iniziale la Chiesa cattolica ha finito per riconoscere il carattere soprannaturale delle rivelazioni ricevute dalla Peerdeman.

Si allude al funerale della presunta veggente, presieduto dall’allora vescovo di Haarlem, e all’approvazione ecclesiastica della devozione nel 2002 da parte di un altro successore nella stessa sede episcopale. Come abbiamo potuto vedere in modo dettagliato, però, la sede romana si è pronunciata con chiarezza, al di là delle decisioni contraddittorie dei presuli olandesi.

È sempre più abituale che i difensori delle rivelazioni private – alcuni arrivando al settarismo e al fanatismo, atteggiamenti che non dicono nulla a favore della soprannaturalità dei casi, al contrario – trasmettano affermazioni ambigue, mezze verità e perfino menzogne dirette a un peculiare e perverso “apostolato” per il quale il fine giustifica sempre i mezzi. Per questo bisogna stare attenti e sapere ciò che ha detto la Chiesa.

Visto che nella maggior parte dei casi non ci sono stati pronunciamenti ufficiali da parte della gerarchia, dobbiamo ricorrere ai principi generali dell’insegnamento cattolico sulla rivelazione di Dio, aperta a tutti i popoli e a tutte le persone, la cui manifestazione piena e definitiva è la persona di Gesù Cristo. È importante conoscere le parole della Vergine Maria? Ovviamente sì, e queste parole sono chiare nel Vangelo: “Fate quello che vi dirà” (Giovanni 2, 5).

Per ulteriori informazioni:

– Miguel Pastorino, La Virgen María, ¿más misericordiosa que Dios…?, Aleteia, 9/09/15.

– Miguel Pastorino, Videntes y supuestas apariciones, ¿dónde está el peligro?, Aleteia, 10/09/15.

– Miguel Pastorino, ¿Cuál es la autoridad de las revelaciones privadas y apariciones?, Aleteia, 7/09/16.

– Luis Santamaría, ¿Qué criterios hay para aceptar o rechazar las “nuevas revelaciones” espirituales?, Aleteia, 7/08/17.

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