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La Bibbia non sbaglia mai?

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Tekindemir | Shutterstock

Felipe Aquino - pubblicato il 17/09/20

Bisogna capire bene il concetto di infallibilità delle Scritture e la sua estensione

Ogni cosa ha un limite, e la Bibbia non fa eccezione.

Non di rado ci troviamo di fronte a persone che vogliono “provare” a tutti i costi che la Bibbia è piena di errori scientifici, non ha armonia tra i suoi vari libri, cade spesso in contraddizione e ha vari passi leggendari. Ecco alcuni degli esempi che vengono presentati:

– Abbandonando i genitori, con chi si è sposato Caino, visto che Adamo ed Eva non avevano figlie? (Genesi 4,17); – Quanti soldati c’erano in Israele e nella terra di Giuda? Rispettivamente 800.000 e 500.000, come si legge in 2 Samuele 24, o 1100 e 470.000 rispettivamente, come dice 1 Cronache 21?; – Matteo attribuisce al profeta Geremia una profezia di Zaccaria (Matteo 27, 9); – Giuda si è suicidato impiccandosi (Matteo (Mt 27, 5) o gettandosi in un precipizio (Atti 1, 18)?

E gli esempi potrebbero continuare…

Queste argomentazioni fanno emergere persone “illuminate” che, credendo nella totale infallibilità della Bibbia, trovano risposte inutili, come sostenere che Giuda si sia impiccato a un albero vicino a un abisso, essendovi poi caduto quando la corda si è rotta!!!

Allo stesso modo, Galileo Galilei è stato quasi bruciato dall’Inquisizione perché sosteneva che la Terra girava intorno al Sole e non il contrario, come tutti credevano all’epoca, e questo perché sembrava contraddire il passo di Giosuè 10, 12-13, che afferma che il Sole si era fermato per ordine di Giosuè stesso.

Discussioni di questo tipo sono inutili ed estenuanti, e tutto a causa del concetto dell’infallibilità della Bibbia, che non viene visto in base alla verità. E qual è la verità? Che la Bibbia è un libro di fede e non un testo scientifico! È infallibile per quanto riguarda le dottrine religiose, ma non per la scienza.

Quando Dio ha ispirato gli uomini che hanno scritto la Bibbia, si è sforzato di farsi capire dall’umanità, e per questo ha comunicato le verità di fede usando il linguaggio semplice dell’epoca, ancora molto povero a livello di conoscenze scientifiche, ma non avrebbe potuto fare altrimenti. Se Gesù avesse parlato di computer, aerei e televisione nelle sue parabole, sarebbe stato capito dai suoi ascoltatori? Oggi esisterebbe il cristianesimo se i Suoi apostoli avessero predicato qualcosa che non conoscevano?

A noi che crediamo in Dio non interessa sapere se l’ordine della Creazione è giusto o sbagliato, se all’inizio è stata creata solo una coppia di ogni specie o meno… Ciò che ci interessa è sapere – e avere la certezza – che Dio ha creato tutto nell’universo: le stelle, la terra, gli animali e il genere umano. Ci interessa sapere che Dio ci ama, anche se abbiamo peccato contro di Lui (e poco importa se è perché abbiamo mangiato il frutto di un albero, conta il fatto che abbiamo in qualche modo disobbedito). Dobbiamo sapere che per amore Dio ci ha mandato il Suo unico Figlio, vero Dio fatto uomo, che ci ha liberati una volta per tutte dal peccato e ha ottenuto per noi la salvezza.

Concludiamo affermando che la Bibbia è quindi infallibile nelle questioni di fede, com’è sempre stato e sempre sarà, non dovendo invadere il campo della scienza, come questa non deve intromettersi nelle questioni di fede, per le quali resta incompetente.

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