Le testimonianze di chi ha sconfitto una possessione diabolica: i loro racconti parlano di una lucidità alternata ad incoscienza durante i riti del sacerdote
Irma è una donna di 37 anni, minuta, e vive in una cittadina in Lombardia. È laureata in storia dell’arte, è guida museale, insegnante in corsi d’arte da lei organizzati, e sta completando una scuola di specializzazione triennale in arteterapia, grazie alla quale sta già collaborando in una struttura psichiatrica utilizzando le competenze apprese. Irma è stata vessata molti anni, poi nel 2014 è emersa una possessione demoniaca che è durata circa due anni.
Problemi di salute sempre più gravi
«Fin da piccola ho vissuto situazioni strane, che non trovavano spiegazioni logiche. In parte queste difficoltà erano nel campo della salute, spesso arrivavano malattie di una certa gravità che non si risolvevano facilmente con le cure ma che, tanto improvvisamente come erano comparse, altrettanto repentinamente sparivano indipendentemente dalle cure fatte. Problemi respiratori, problemi al sistema immunitario, allergie sempre diverse e più gravi. Anche un ipertiroidismo legato a una malattia rara».
Relazioni pessime
Ma il settore della vita che «era maggiormente difficoltoso era quello delle relazioni. Sono stata prima una bambina e poi una ragazza tendenzialmente piuttosto isolata, faticavo a coltivare delle amicizie. Quando sono cresciuta la situazione è peggiorata, perché gli uomini che mi si avvicinavano, dopo i primi momenti di interesse, mostravano in seguito un attaccamento morboso, a volte ossessivo, oppure si allontanavano improvvisamente senza alcuna ragione».
Pellegrinaggi inutili
Irma inizia anche un cammino di fede, fa un pellegrinaggio a Medjugorje e uno sulle orme di san Francesco a La Verna. Ma niente, nessun miglioramento di questa sua inquietudine.
«Mi è stato consigliato di partecipare a una preghiera pubblica di guarigione e liberazione organizzata nella mia zona da un sacerdote esorcista. Alla fine di quella preghiera, nel corso della quale mi sono sentita strana, i fedeli potevano avvicinarsi all’altare dove i sacerdoti ungevano i presenti e imponevano loro le mani in segno di benedizione».
La prima benedizione
Irma si avvicina e, «nel momento in cui il sacerdote mi ha toccata con l’olio benedetto, mi sono sentita male e sono caduta a terra scossa da qualcosa di simile a convulsioni, non avevo più nessun controllo del mio corpo. I collaboratori del sacerdote mi hanno spostata in un luogo più riservato e pian piano ho iniziato a sentirmi meglio. Mi sono spaventata»
L’esorcismo
Dopo alcune volte i collaboratori del sacerdote «mi hanno consigliato di contattare un esorcista, ho telefonato in diocesi e sono stata indirizzata a una struttura specifica creata dalla diocesi nel centro di Milano, il Centro Gerasa». Da allora per questa ragazza inizia un percorso diverso da quelli precedenti: viene accertata la possessione.
«Un giorno durante l’esorcismo ho sentito una voce maschile che usciva da me e rispondeva con una cattiveria inaudita alle domande dell’esorcista, e ho cominciato a capire… È stato terribile, durante gli esorcismi a volte perdevo coscienza e non ricordavo nulla, ma nella maggior parte dei casi ero lucida, sentivo tutto, ero testimone impietrita della battaglia che si stava svolgendo in me, senza nessuna possibilità di controllare il corpo. Mi vedevo strisciare a terra e muovermi come un serpente, mi vedevo alzare e spostare 4 uomini robusti che mi tenevano e mi vergognavo. Mi sentivo insultare il sacerdote, mi vedevo cercare di fargli male, cercare di strappargli tutto quello che aveva in mano. Una parte di me era fuori controllo mentre l’altra si vergognava e soffriva dolori fisici e psichici inenarrabili. Alla fine dell’esorcismo tornavo pienamente padrona di me e chiedevo scusa a tutti. Loro mi dicevano di non preoccuparmi, perché non ero io in quel momento».