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Ecco cosa sentono le persone che stanno subendo un esorcismo

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© AFP PHOTO/David HERNANDEZ

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 16/09/20

Le testimonianze di chi ha sconfitto una possessione diabolica: i loro racconti parlano di una lucidità alternata ad incoscienza durante i riti del sacerdote

Cosa accade nel corpo di una persona che subisce un esorcismo? Lo racconta chi si è liberato dal demonio nel libro “Il ritorno dell’esorcismo” (edizioni San Paolo), a cura di Fabrizio Penna.

Il caso di Irma

Irma è una donna di 37 anni, minuta, e vive in una cittadina in Lombardia. È laureata in storia dell’arte, è guida museale, insegnante in corsi d’arte da lei organizzati, e sta completando una scuola di specializzazione triennale in arteterapia, grazie alla quale sta già collaborando in una struttura psichiatrica utilizzando le competenze apprese. Irma è stata vessata molti anni, poi nel 2014 è emersa una possessione demoniaca che è durata circa due anni.

Problemi di salute sempre più gravi

«Fin da piccola ho vissuto situazioni strane, che non trovavano spiegazioni logiche. In parte queste difficoltà erano nel campo della salute, spesso arrivavano malattie di una certa gravità che non si risolvevano facilmente con le cure ma che, tanto improvvisamente come erano comparse, altrettanto repentinamente sparivano indipendentemente dalle cure fatte. Problemi respiratori, problemi al sistema immunitario, allergie sempre diverse e più gravi. Anche un ipertiroidismo legato a una malattia rara».

EXORCISM
Shutterstock | itsmejust

Relazioni pessime

Ma il settore della vita che «era maggiormente difficoltoso era quello delle relazioni. Sono stata prima una bambina e poi una ragazza tendenzialmente piuttosto isolata, faticavo a coltivare delle amicizie. Quando sono cresciuta la situazione è peggiorata, perché gli uomini che mi si avvicinavano, dopo i primi momenti di interesse, mostravano in seguito un attaccamento morboso, a volte ossessivo, oppure si allontanavano improvvisamente senza alcuna ragione».

Pellegrinaggi inutili

Irma inizia anche un cammino di fede, fa un pellegrinaggio a Medjugorje e uno sulle orme di san Francesco a La Verna. Ma niente, nessun miglioramento di questa sua inquietudine.

«Mi è stato consigliato di partecipare a una preghiera pubblica di guarigione e liberazione organizzata nella mia zona da un sacerdote esorcista. Alla fine di quella preghiera, nel corso della quale mi sono sentita strana, i fedeli potevano avvicinarsi all’altare dove i sacerdoti ungevano i presenti e imponevano loro le mani in segno di benedizione».

La prima benedizione

Irma si avvicina e, «nel momento in cui il sacerdote mi ha toccata con l’olio benedetto, mi sono sentita male e sono caduta a terra scossa da qualcosa di simile a convulsioni, non avevo più nessun controllo del mio corpo. I collaboratori del sacerdote mi hanno spostata in un luogo più riservato e pian piano ho iniziato a sentirmi meglio. Mi sono spaventata»

L’esorcismo

Dopo alcune volte i collaboratori del sacerdote «mi hanno consigliato di contattare un esorcista, ho telefonato in diocesi e sono stata indirizzata a una struttura specifica creata dalla diocesi nel centro di Milano, il Centro Gerasa». Da allora per questa ragazza inizia un percorso diverso da quelli precedenti: viene accertata la possessione.

«Un giorno durante l’esorcismo ho sentito una voce maschile che usciva da me e rispondeva con una cattiveria inaudita alle domande dell’esorcista, e ho cominciato a capire… È stato terribile, durante gli esorcismi a volte perdevo coscienza e non ricordavo nulla, ma nella maggior parte dei casi ero lucida, sentivo tutto, ero testimone impietrita della battaglia che si stava svolgendo in me, senza nessuna possibilità di controllare il corpo. Mi vedevo strisciare a terra e muovermi come un serpente, mi vedevo alzare e spostare 4 uomini robusti che mi tenevano e mi vergognavo. Mi sentivo insultare il sacerdote, mi vedevo cercare di fargli male, cercare di strappargli tutto quello che aveva in mano. Una parte di me era fuori controllo mentre l’altra si vergognava e soffriva dolori fisici e psichici inenarrabili. Alla fine dell’esorcismo tornavo pienamente padrona di me e chiedevo scusa a tutti. Loro mi dicevano di non preoccuparmi, perché non ero io in quel momento».

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Shutterstock / Hyena Reality

La liberazione

Irma informa anche i genitori di quello che sta facendo. «Erano entrambi sotto shock. Mia madre ha chiesto a mio padre di accompagnarmi all’esorcismo successivo e quando ha visto… ha subito creduto, e ha convinto anche mia madre. Da quel momento ho potuto condividere almeno con loro il mio cammino».

Il cammino di liberazione è durato circa 2 anni, «normalmente ricevevo benedizioni due volte alla settimana, ma in certi momenti anche 3 volte».

Sette demoni passati

Col passare dei mesi è emerso, durante un esorcismo quando il sacerdote ha interrogato il demone, che «la mia sofferenza derivava da un’antenata che aveva compiuto atti magici sulla famiglia e che, inspiegabilmente, tra tutti i parenti delle generazioni precedenti e della mia generazione, ero io la persona sulla quale gli spiriti reclamavano una supremazia. Un mistero. La mia malattia spirituale quindi era di origine generazionale, anche se io avevo inconsapevolmente appesantito la situazione utilizzando medicine e pratiche “alternative” per cercare di uscire dalle varie malattie a cui la medicina ufficiale non riusciva a dare risposta. È emerso anche che erano presenti in me otto spiriti, che uno alla volta se ne sono andati».

I coniugi Casadei

Lucia e Francesco Casadei sono sposati. Lui è un uomo piemontese di 56 anni, conferenziere di successo e giornalista. Lucia è sua coetanea ed è anch’essa giornalista. Francesco ha subito un’esperienza di vessazione e possessione demoniaca, Lucia invece una vessazione demoniaca senza possessione. Conosco Francesco e Lucia da molti anni e li ho intervistati nella loro abitazione, ho assistito personalmente ad alcuni loro esorcismi in passato. Francesco è stato liberato nel giugno 2004 e nel 2009 ha scritto a quattro mani con Lucia il libro “A tu per tu con il diavolo” per tener fede a una promessa.

Strane malattie che comparivano e scomparivano

«A un certo punto – raccontano – nella nostra vita hanno iniziato a comparire malattie improvvise e inspiegabili a detta degli stessi medici, comparivano e scomparivano, hanno portato anche a inutili interventi chirurgici, a lunghe cure farmacologiche e a notevoli sofferenze.

Rumori improvvisi in casa, percezione di presenze, folate di aria gelida che percorrevano le stanze pur con le porte e le finestre sbarrate. Ma anche impossibilità sul lavoro di chiudere affari che apparentemente sembravano già chiusi».

Dolori fisici molto forti

Attacchi fisici «con forti dolori alle articolazioni, al fegato, alla milza, alle braccia, alle gambe che inspiegabilmente arrivavano e che altrettanto inspiegabilmente scomparivano. Improvvisa oppressione alla gola o ai polmoni con l’impressione di non riuscire più a respirare che abbiamo poi scoperto scomparire con la preghiera e con la benedizione».

L’aiuto di Amorth

GABRIELE AMORTH
Vandeville Eric/ABACA/EAST NEWS
Gratka dla tych z nas, którzy chcą wiedzieć więcej. By z pierwszej ręki, od samego ks. Gabriele, dowiedzieć się, jak wygląda świat, w którym walczy się z największym wrogiem człowieka: złym duchem. Bez niepotrzebnej taniej sensacji czy straszenia. A także okazja, by bliżej poznać motywy człowieka, który nie bał się Szatana.

Fu Padre Gabriele Amorth, consigliato da un vescovo amico, a stabilire che una presenza demoniaca stava condizionando la loro vita.

Così ci fu l’esorcismo.

«Ho iniziato a sentire che da me usciva un suono strano – racconta Francesco – ma non avevo più alcun controllo su ciò che stava accadendo. Le mie orecchie udivano perfettamente l’esorcismo, ma ogni altra parte del mio corpo andava per conto proprio, gli occhi non si volevano aprire, le mani non si volevano spostare dai braccioli, le gambe non volevano smettere di sussultare, tutto era completamente fuori controllo. Poi mi sono sentito ringhiare, neanche fossi un cane, e mi sono spaventato e anche vergognato: non era possibile, ero proprio io che emettevo quei versi. Ma come facevo a emetterli e contemporaneamente avere la lucidità di rendermene conto e pure di vergognarmi? Ero completamente scisso, impotente, lacerato, posseduto da una forza sconosciuta che faceva di me quello che voleva».

Esorcismi ogni 15 giorni

Don Amorth, impietosito dalla situazione, si è fatto convincere a ricevere Francesco ogni 15 giorni a Roma: si trattava di una possessione in piena regola. Sono seguiti esorcismi regolari, con reazioni sempre più violente. Francesco era sconcertato, ma appena finiva l’esorcismo stava relativamente bene e proseguiva la sua attività professionale. Fino a quando, dopo pochi mesi, è giunta inaspettata la liberazione. Di pari passo, Amorth compiva esorcismi anche sulla moglie.

“Mi sono inginocchiato e ho pianto”

Così Francesco ricorda la sua liberazione:

«Durante i primi cinque minuti ho continuato a recitare sottovoce l’Ave Maria in latino, come preferivo fare ormai da qualche tempo; ero in uno stato di pace e di tranquillità totali, poi, non so come, mi sono trovato a ripetere all’unisono con Amorth le complicate formule in latino dell’esorcismo che stava eseguendo su di me. Stavo esorcizzando me stesso! Non saprei dire se veramente la mia bocca sia arrivata a pronunciare distintamente le parole, ma la mia mente stava sperimentando una tale velocità di reazione e di apertura, unite a una completa tranquillità mai provate prima. Poi a un tratto mi sono sentito avvolto da una pace indescrivibile, dal silenzio più totale: mi sono alzato lentamente dalla poltrona, mi sono inginocchiato per terra e mi sono messo a piangere di gioia. Don Amorth, senza lasciarsi distrarre, ha completato imperterrito il complesso rituale esorcistico, ma io ormai sapevo che la mia liberazione dalla possessione diabolica era cosa fatta, che ogni lacerazione tra il corpo, la mente e lo spirito era stata sanata».

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