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Vescovo Barron: siete fatti per essere un’aquila, non un pollo. Una riflessione sul Battesimo

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mons. Robert Barron - pubblicato il 11/09/20

E se chiunque è stato creato per volare smettesse finalmente di razzolare a terra?

Quando mi occupavo a tempo pieno del ministero parrocchiale, una delle mie attività preferite era amministrare i Battesimi. Parlo al plurale perché in genere non battezzavo un unico bambino, ma dieci o una dozzina.

In genere familiari e amici si riunivano nei primi banchi della chiesa di San Paolo della Croce verso le due del sabato pomeriggio, io accoglievo tutti e facevo una breve descrizione di quello che stava per accadere, e poi iniziava inevitabilmente la felice cacofonia di 12 bambini urlanti. Cercavo di aprirmi un varco tra le preghiere e i Battesimi, e infine scoppiava una gioia generalizzata. Ora che sono vescovo ho meno occasioni di battezzare, e la cosa mi manca. La settimana scorsa, però, c’è stata un’eccezione quando sono stato felice di accogliere nella Chiesa Hazel Rose Cummins, la figlia di Doug Cummins e di sua moglie Erica. Doug è il nostro produttore associato di Word on Fire a Santa Barbara.

Vorrei condividere con tutti voi quello che ho detto al gruppo riunito fuori (è tempo di Covid-19) la chiesa di San Rocco di Santa Barbara per la cermonia. Ho chesto a tutti se avevano sentito la storia di pade Matthew Hood, un sacerdote dell’arcidiocesi di Detroit che dopo aver visto il video del suo Battesimo ha scoperto di essere stato battezzato in modo non valido. Il diacono che aveva eseguito la cerimonia non aveva usato le parole giuste, e come risultato padre Hood non era stato di fatto accolto nella Chiesa. Come conseguenza di questo, ha ricevuto in modo non valido la Prima Comunione, la Confermazione e l’ordinazione sacerdotale, visto che tutti quei sacramenti dipendono dalla legittimità del Battesimo. Quando la cosa è stata scoperta, l’arcivescovo di Detroit ha amministrato tutti i sacramenti a padre Hood, che è ora in grado di esercitare il sacerdozio.




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Potreste pensare che sia una storia strana con un lieto fine, ma ci dice qualcosa di estremamente importante riguardo alla comprensione del Battesimo da parte della Chiesa. Crediamo che attraverso le parole e i gesti del sacramento accada qualcosa. Il Battesimo non è semplicemente la celebrazione di una nuova vita, o un atto di preghiera per un bambino e la sua offerta a Dio. Se fosse solo questo, per parafrasare Flannery O’Connor, al diavolo! Il Battesimo è piuttosto il segno della grazia invisibile dell’inserimento nel Corpo Mistico di Gesù. Cambia uno stato oggettivo delle cose, che lo riconosciamo o meno.

Detto questo, ho poi sottolineato quello che potremmo definire l’aspetto soggettivo del Battesimo. Visto che erano presenti alcuni giovani, ho usato la ben nota storia dell’uovo d’aquila caduto dal nido cadendo in un mucchio di pulcini. Quando l’aquilotto è nato, l’unico mondo che conosceva era quello dei polli, e ha trascorso i primi anni della sua vita beccando a terra senza mai spiegare le sue grandi ali. Un giorno, ho proseguito, un’aquila maestosa è volata lì sopra e ha visto il suo giovane simile a terra che si comportava come un pollo. “Che problema hai?”, ha chiesto. “Non sai chi sei?” Poi ha insegnato all’aquilotto come spiegare le ali e librarsi in aria.

Nell’ordine spirituale accade lo stesso. Ogni persona battezzata è un figlio di Dio, divinizzato e destinato a diventare un grande santo. Il problema, però, è che la maggior parte di coloro che hanno ricevuto questa nuova identità lo dimentica rapidamente e assume le pratiche e le convinzioni del mondo. Per via degli stimoli di televisione, film, social media, pop star e ideologi secolaristi, ci abbandoniamo all’acquisizione di ricchezza, potere, successo materiale o fama. Queste cose non sono negative in sé, ma considerarle il nostro valore principale e rincorrerle in ogni modo possibile significa beccare a terra come polli. Quello di cui abbiamo bisogno, ho detto alle persone riunite per il Battesimo di Hazel, è una forte comunità di persone che ricordino a quella bambina chi è. Non sono stati loro a renderla una figlia di Dio; lo ha fatto Cristo attraverso la mediazione del Battesimo, ma loro possono insegnarle a non accontentarsi di qualche patetico simulacro di quello per cui è stata creata. Tutto ciò che le insegneranno, tutto quello che la incoraggeranno a fare, dovrebbe puntare al grande obiettivo di diventare una santa.

A volte mi sono chiesto come sarebbe questo Paese se chiunque è battezzato (e credo che si tratti ancora della maggior parte della Nazione) vivesse in modo conforme alla sua identità di figlio di Dio. Cosa accadebbe se chiunque è stato creato per librarsi in aria smettesse finalmente di razzolare a terra? Sarebbe una vera rivoluzione americana.

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