Joseph Ratzinger spiega: “Mi è giunto un numero tale di lettere personali che mai avrei potuto immaginare e che mi hanno profondamente commosso. Ne abbiamo contate quasi mille”.
Joseph Ratzinger è in ripresa dopo la malattia che lo ha colpito questa estate. Le ultime immagini lo ritraevano con il volto sofferente di ritorno dalla visita al fratello Georg che poi sarebbe morto di lì a poco. Ma il papa aveva mantenuto riserbo su cosa si trattasse, svelando solo adesso di aver contratto herpes zoster, il fuoco di Sant’Antonio (Il Riformista, 9 settembre).
In questa lettera collettiva, che ha fatto rendere pubblica, Benedetto XVI fa trasparire di essere lucido e sulla via di una lenta guarigione.
“Ne abbiamo contate quasi mille”
«Cari amici – si legge nella lettera di cui riferisce l’Adnkronos (9 settembre) – dopo la mia visita a Ratisbona e la morte del mio caro fratello Georg a essa di poco successiva, mi è giunto un numero tale di lettere personali che mai avrei potuto immaginare e che mi hanno profondamente commosso. Ne abbiamo contate quasi mille».
Benedetto chiede “comprensione”
«Al contempo, però – osserva il Papa emerito – un herpes-zoster, che aveva iniziato a manifestarsi il giorno prima della mia partenza per Ratisbona, è andato assumendo forme che hanno precluso qualsiasi tentativo di risposta personale da parte mia. Così non posso fare altro che chiederle di cuore comprensione per il fatto che posso inviare solo questa lettera collettiva quale espressione della mia gratitudine più cordiale».

