3 PRENDETEVI CURA DI VOI STESSI DAL PUNTO DI VISTA FISICO
“Quando ci si sta riprendendo da un trauma, il fatto di prendersi cura delle proprie necessità di base può essere accantonato”, ha affermato. I sopravvissuti possono dover prendere consapevolmente la decisione, ad esempio, di mangiare un pasto sano, di fare esercizio e bere acqua sufficiente per rimanere idratati.
“Non vi sentirete automaticamente in forma a livello emotivo o spirituale, e trascurarvi a livello fisico non fa che peggiorare le cose”, ha affermato.
4INCLUDETE UNA PERSONA CARA
“La guarigione è difficile da compiere da soli e può isolare molto, motivo per il quale includere una persona di fiducia può essere molto utile per non sentirsi soli”, ha sottolineato la Hakesley, suggerendo di comunicare con il coniuge, un genitore, un amico o un consulente e di includere questa persona nel processo di guarigione.
“Uno degli aspetti positivi di questo devozionale è che si può leggere insieme a una persona cara e rispondere insieme a lei alle domande per la riflessione. Capirà meglio ciò che state attraversando e potrà essere ispirata su come aiutarvi meglio”.
5 SE SIETE IN GRADO DI FARLO, COINVOLGETE UNA STRUTTURA LEGALE
“Questo è difficile per molti sopravvissuti”, riconosce la Hakesley, ma quando è possibile incoraggia le persone a raccontare la propria vicenda alla polizia locale. “La vostra storia potrebbe aiutare a evitare abusi sessuali futuri o anche dare credibilità ad altre persone che hanno confessato di aver subìto un abuso, o a qualcuno che lo farà in futuro”.
Più di tutto il resto, la Hakesley spera che il suo libro aiuterà altri sopravvissuti a ricordare la propria identità di figli amati di Dio. “Prima di qualsiasi cosa che chiunque possa avervi detto o fatto, e di qualsiasi etichetta possano avervi affibbiato gli altri, siete un figlio prezioso di Dio. Egli desidera che guariate. Voglio che i lettori sappiano che ci sono speranza, pace, vita e libertà dopo l’abuso, e che la guarigione è sempre possibile. Non siete soli!”