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Un nuovo devozionale offre speranza e guarigione ai sopravvissuti agli abusi

CANDLES

Mike Labrum | Unsplash CC0

Theresa Civantos Barber - pubblicato il 08/09/20

Dopo aver incontrato Papa Benedetto XVI, una donna che ha subìto abusi clericali è stata ispirata ad aiutare altri sopravvissuti a trovare pace e libertà

Nel 2008, Faith Hakesley è stata una delle cinque vittime di abusi da parte dei chierici a incontrare privatamente Papa Benedetto XVI durante la sua visita a Washington, D.C. (Stati Uniti). Quell’incontro ha cambiato la sua vita. Ispirata da questo, ha voluto creare una risorsa per aiutare altri sopravvissuti agli abusi a trovare pace e guarigione.

Questo desiderio l’ha portata a scrivere un libro, Glimmers of Grace: Moments of Peace and Healing Following Sexual Abuse.

Glimmers of Grace è un devozionale unico, non solo perché è stato scritto da una sopravvissuta agli abusi clericali che è ancora una cattolica praticante, ma perché mette il lettore in una situazione di controllo della propria guarigione”, ha affermato la Hakesley in un’intervista rilasciata ad Aleteia.

“Ho incluso citazioni ispiratrici, riflessioni, stimoli alla gratitudine, affermazioni positive, risultati raggiungibili, domande per l’analisi e altro ancora per aiutare i lettori a capire che Dio sta parlando loro anche nella loro sofferenza. Questo devozionale è stato scritto per essere un approccio gentile alla guarigione che incoraggia la persona nel suo insieme – mente, corpo e spirito – nel processo di guarigione”.

GLIMMERS OF GRACE
Faith Hakesley | Our Sunday Visitor

L’esperienza della Hakesley come sopravvissuta agli abusi sessuali le fa offrire saggezza e comprensione sull’argomento, per via degli anni che ha trascorso nel processo di guarigione. “Ci sono molte informazioni a disposizione per aiutare i sopravvissuti e le loro famiglie, ma penso che ascoltare la storia direttamente da un sopravvissuto possa essere spesso estremamente utile”, ha affermato. “Una persona che ha vissuto davvero questa situazione può arrivare al cuore di quello che soffre un sopravvissuto”.

Questo devozionale può anche aiutare i coniugi, gli amici, le persone care o chiunque lavori con le vittime di abusi a ottenere una prospettiva e una comprensione adeguata della questione.

Dopo l’uscita del suo libro, la Hakesley ha riflettuto sull’impatto che l’incontro con il Papa emerito ha avuto su di lei. “Il mio incontro con Papa Benedetto, pur se breve, alla fine è stato quello che mi ha messa sulla via della vera libertà”, ha confessato.

“Se prima avevo affrontato molti degli effetti dell’abuso attraverso una terapia estensiva, mi sentivo ancora in qualche modo intrappolata perché non avevo mai fatto davvero fronte all’aspetto spirituale di me che era stato lacerato. Provavo molto dolore e odio per gli individui che mi avevano fatto del male (il mio stupratore e i suoi sostenitori, tra cui alcuni dei parrocchiani), e quello stava prendendo il sopravvento sulla mia vita in molti modi”.

Quando ha incontrato Papa Benedetto nel 2008 era determinata a dire qualcosa di profondo, volendo esprimere l’impatto che l’abuso clericale aveva avuto non solo su di lei, ma anche sulla sua famiglia e su tutta la Chiesa. Quando è venuto il suo turno, però, si è ritrovata incapace di parlare, e ha semplicemente singhiozzato. Le sue lacrime sono state tuttavia più potenti di qualsiasi parola avrebbe potuto pronunciare.

“Le mie lacrime hanno parlato per me e per tanti altri che hanno sofferto”, ha affermato. “La risposta di Papa Benedetto è stata così autentica e amorevole che attraverso la nostra interazione ho sentito l’amore certo e insondabile del mio Padre Celeste in modo più potente di prima. Come risultato, sono riuscita a perdonare chi mi ha fatto del male. È stato allora che mi sono sentita davvero libera”.

Dopo quell’incontro, ha sentito la chiamata a mettersi in contatto con altre persone che avevano subìto abusi sessuali, e Glimmers of Grace è l’effusione della grazia di Dio nella sua vita che spera di condividere con altri sopravvissuti. È appassionata del fatto di condividere la sua storia personale di guarigione per offrire speranza, guarigione e pace a chi sta soffrendo.

Come devozionale basato sulla fede, il libro affronta l’aspetto spirituale che può essere trascurato nella guarigione psicologica. “Qualsiasi persona con una minima quantità di fede riuscirà a prendere questo libro e a trarne qualcosa”, ha affermato. “Non conta che un individuo stia venendo a patti con il proprio abuso o che sia una persona che si trova da molto tempo sulla via della guarigione”.

La Hakesley ha anche condiviso alcune strategie per sopravvissuti per trovare la guarigione, con l’importante caveat per cui il processo varia da sopravvissuto a sopravvissuto visto che ogni persona è unica e affronta i traumi in modo diverso. Per questo, ha offerto 5 suggerimenti per aiutare nel processo di guarigione:

1INCLUDETE DIO NELLA VOSTRA GUARIGIONE

“La vostra fede può essere un potente alleato”, ha affermato. “Visto che la nostra vita spirituale è parte di quello che siamo, è importante includerlo in qualsiasi terapia emotiva e fisica possa essere necessaria”.

2 CERCATE AIUTO PROFESSIONALE

“Non dovete soffrire da soli!”, dice la Hakesley. “Non c’è alcuna vergogna nel ricorrere alla psicoterapia o perfino alla meditazione a volte”. La gente di fede, ha suggerito, può voler cercare un terapeuta cristiano o cattolico se ne ha bisogno.

3 PRENDETEVI CURA DI VOI STESSI DAL PUNTO DI VISTA FISICO

“Quando ci si sta riprendendo da un trauma, il fatto di prendersi cura delle proprie necessità di base può essere accantonato”, ha affermato. I sopravvissuti possono dover prendere consapevolmente la decisione, ad esempio, di mangiare un pasto sano, di fare esercizio e bere acqua sufficiente per rimanere idratati.

“Non vi sentirete automaticamente in forma a livello emotivo o spirituale, e trascurarvi a livello fisico non fa che peggiorare le cose”, ha affermato.

4INCLUDETE UNA PERSONA CARA

“La guarigione è difficile da compiere da soli e può isolare molto, motivo per il quale includere una persona di fiducia può essere molto utile per non sentirsi soli”, ha sottolineato la Hakesley, suggerendo di comunicare con il coniuge, un genitore, un amico o un consulente e di includere questa persona nel processo di guarigione.

“Uno degli aspetti positivi di questo devozionale è che si può leggere insieme a una persona cara e rispondere insieme a lei alle domande per la riflessione. Capirà meglio ciò che state attraversando e potrà essere ispirata su come aiutarvi meglio”.

5 SE SIETE IN GRADO DI FARLO, COINVOLGETE UNA STRUTTURA LEGALE

“Questo è difficile per molti sopravvissuti”, riconosce la Hakesley, ma quando è possibile incoraggia le persone a raccontare la propria vicenda alla polizia locale. “La vostra storia potrebbe aiutare a evitare abusi sessuali futuri o anche dare credibilità ad altre persone che hanno confessato di aver subìto un abuso, o a qualcuno che lo farà in futuro”.

Più di tutto il resto, la Hakesley spera che il suo libro aiuterà altri sopravvissuti a ricordare la propria identità di figli amati di Dio. “Prima di qualsiasi cosa che chiunque possa avervi detto o fatto, e di qualsiasi etichetta possano avervi affibbiato gli altri, siete un figlio prezioso di Dio. Egli desidera che guariate. Voglio che i lettori sappiano che ci sono speranza, pace, vita e libertà dopo l’abuso, e che la guarigione è sempre possibile. Non siete soli!”

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