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Come fermare chiacchiere e pettegolezzi? Mordetevi la lingua e pensate a Maria

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Kzenon | Shutterstock

Don Fortunato Di Noto - pubblicato il 08/09/20

Anche i 10 Comandamenti ci richiamano ad una vita più autentica, amando gli altri; sono una via per non cadere nella tentazione del chiacchiericcio e di una vita sterile e banale

Dopo il chiacchiericcio su di me non ci sarò più.

“Non ci sarò più quando riceverai il mio messaggio. Non ci sarò più e mi porterò il chiacchiericcio che non ho più sopportato e mi ha distrutto la mia vita. Fragile, molto fragile e quelle parole mi hanno letteralmente frantumata; meglio disperdersi nell’aria che vivere una vita inconsistente a causa degli altri che tramano contro di te. Gli effetti collaterali sono altrettanto devastanti. il chiacchiericcio ha distrutto ogni relazione umana, rendendola un inferno. Immagina, caro don, quando, una come me, giovane (16 anni) che non ha mai conosciuto un ragazzo, che mai una mano mi ha sfiorata, che ho sempre conservato la bellezza della mia verginità, perchè bella e attraente mi hanno detto: se la fa con tutti, l’ha data a tutti, è una puttanella che fa cose audaci e piccanti; e alle parole, i loro sguardi. No, caro don non è bullismo, è la forza devastante del chiacchiericcio. Io volerò, ma almeno sarò libera. Non giudicarmi, amami e basta”.

Non possiamo rinchiuderci nel chiacchiericcio sterile, è una lebbra che si diffonde e ammala le membra personali che comunitarie.

Sono trascorsi più di 25 anni da quando ricevetti questo breve scritto che una 16enne mi scrisse prima di farla finita “volando”. Tanti sono i suicidi di giovani e meno giovani per tante ragioni che potrebbero essere superate se esistesse una buona e salda rete di aiuto, un punto di riferimento, una possibilità di trovare persone che aiutano e ascoltano. Non è del suicidio di cui voglio parlare, ma del chiacchiericcio che distrugge, devasta, demonicamente frantuma, genera male su male: senza scampo. Chi è particolarmente debole nella già fragilità, le vie d’uscita possono essere quella di smettere di vivere per fermare l’onda d’urto delle maldicenze, diffamazioni e calunnie.

Non solo Papa Francesco ha parlato del chiacchiericcio, più volte e in diverse occasione ne ha parlato; ma anche Papa Benedetto XVI, ecco le sue forti e vibranti parole:

«L’uomo può scegliere una via comoda e scansare ogni fatica. Può anche scendere verso il basso, il volgare. Può sprofondare nella palude della menzogna e della disonestà». Gesù però «cammina avanti a noi, e va verso l’alto. Egli ci conduce verso ciò che è grande, puro, ci conduce verso l’’aria salubre delle altezze: verso la vita secondo verità; verso il coraggio che non si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti; verso la pazienza che sopporta e sostiene l’altro». (29 marzo 2010). Su queste intimidazioni e pericoli: Dio ci dà il coraggio contro il chiacchiericcio.

Che cosa è il chiacchiericcio? E’ un virus mortale.

Papa Francesco più volte ha richiamato la pericolosità del chiacchiericcio definendolo una peste: “il chiacchiericcio contro gli altri è una peste più brutta del Covid” (6 settembre 2020).

E’ un terrorista chi semina zizzania: “Chi semina zizzania distrugge la Chiesa, la comunità e la vita. Ti avvelena. Quelli che vivono del chiacchiericcio e vanno sempre mormorando l’uno dell’altro sono dei terroristi. Sparlare di qualcuno per distruggerlo è come essere un terrorista, distrugge e poi se ne va tranquillo”. (18 maggio 2018)

E’ una bomba atomica.

“Il chiacchiericcio ha il potere di distruggere come una bomba atomica e Sparlare degli altri sembra dolce, ci piace. E’ una cosa brutta. Non è una cosa nuova, dal tempo di Gesù si faceva questo”. (3 marzo 2019)

E’ zizzania.

“La zizzania della mormorazione, del chiacchiericcio” è “la peggiore zizzania che distrugge una comunità” (25 settembre 2019).

Divide e fa male anche nei media (social e internet).

“Soldi, vanità, chiacchiericcio dividono la comunità ecclesiale” (21 aprile 2020)

E’ un “male” anche nella Chiesa e nel mondo, no a “chiacchiericcio” che porta a “uso fuorviante” dei media. (24 febbraio 2020)

E’ accanimento sociale e comunitario con solo il fine di distruggere. Il chiacchiericcio è un accanimento che viene dal demonio.

“Il chiacchiericcio è pure un accanimento, un accanimento sociale: nella società, nel quartiere, nel posto di lavoro, ma sempre contro di lui. È un accanimento non tanto forte come questo, ma è un accanimento, per distruggere l’altro perché si vede che l’altro disturba, molesta”. (27 marzo 2020)


PAPIEŻ FRANCISZEK

Leggi anche:
Il Papa: il chiacchiericcio contro gli altri è una peste più brutta del Covid

Come si fa ad uscirne fuori?

Discutere non si può. La via del tacere, del silenzio che non è giustificazione, quando si capisce che non ci sono parole per parlare e spiegare: si tace. Il silenzio che è più eloquente delle parole.

“Cosa si fa – si è domandato allora Francesco – nel momento dell’accanimento? Si possono fare soltanto due cose: discutere con questa gente non è possibile perché hanno le proprie idee, idee fisse, idee che il diavolo ha seminato nel cuore. Abbiamo sentito qual è il piano di azione loro. Cosa si può fare? Quello che ha fatto Gesù: tacere. Colpisce, quando leggiamo nel Vangelo che davanti a tutte queste accuse, a tutte queste cose Gesù taceva. Davanti allo spirito di accanimento, soltanto il silenzio, mai la giustificazione. Mai. Gesù ha parlato, ha spiegato. Quando ha capito che non c’erano parole, il silenzio. E in silenzio Gesù ha fatto la sua Passione. È il silenzio del giusto davanti all’accanimento. E questo è valido anche per – chiamiamoli così – i piccoli accanimenti quotidiani, quando qualcuno di noi sente che c’è un chiacchiericcio lì, contro di lui, e si dicono le cose e poi non viene fuori niente … stare zitto. Silenzio. E subire e tollerare l’accanimento del chiacchiericcio”. (27 marzo 2020)

E’ atteggiamento assassino.

«Il chiacchiericcio è un atteggiamento assassino, perché uccide, fa fuori la gente, fa fuori la “fama” della gente» (17 maggio 2028), il chiacchiericcio non è fecondo, anzi desertifica le relazione e quando diventa ‘sistema’ le distrugge.

Aveva ragione quella ragazza, dispiace molto che non ci sia più, come tanti altri. Il chiacchiericcio e la maldicenza l’ha uccisa, si è fatta uccidere, il potere del male ha preso il sopravvento, ma non possiamo rassegnarci.

Come si fa ad uscirne fuori?

Il percorso è lungo e impegnativo, ma possibile.

Mordersi la lingua contro il veleno della maldicenza:  “Il chiacchiericcio semina guerra, la lingua fa iniziare le guerre. Per questo – ha detto Bergoglio – ci sono due medicine.La prima è la preghiera, la seconda è una cosa pratica: ‘morditi la lingua’. Ma forte, perché così si gonfierà e non potrai parlare”. (9 marzo 2019)

I 10 Comandamenti ci richiamano ad una vita più autentica, amando gli altri; sono una via per non cadere nella tentazione del chiacchiericcio e di una vita sterile e banale. Alle comunità si chiede la conversione: ama il tuo nemico e prega per lui, siate perfetti nell’unità e no nella divisione.

Maria di Nazareth, la donna delle relazioni autentiche, Colei che portava dentro di sè la Verità che ci renda liberi e autentici; ci dà l’esempio a cui guardare per essere uomini e «donne della gioia» capaci di insegnare alla Chiesa ad amare i poveri, a soccorrere le fragilità, per essere piene di parresia, lontane dal chiacchiericcio ma intraprendenti e autorevoli per prevenire gli abusi di potere. (Francesco, 1 giugno 2020)

Ritornare a Lui per essere raggianti di vita e non di “fango putrido” .

Forse se i compagni di quella ragazza avessero conosciuto qualcuno che li avesse educati al rispetto e alla non maldicenza avremmo conquistato la vita di una persona e delle altre che non ce l’hanno fatta nel sopportare.

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