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Sapevate che il sari di Madre Teresa è protetto per legge?

CALCUTA

Shutterstock | Zvonimir Atletic

Adriana Bello - pubblicato il 02/09/20

La misura è volta a evitare l’uso commerciale e indebito dell’abito adottato dalle Missionarie della Carità

Ogni ordine religioso ha un abito proprio, e se c’è qualcosa che contraddistingue la congregazione delle Missionarie della Caritàè il sari (un abito tradizionale indiano) bianco con delle strisce blu.

Nel 2016, quasi vent’anni dopo la morte di Madre Teresa di Calcutta, si è finalmente riusciti a far sì che l’abito venisse registrato come marchio, per proteggerne l’uso.

Le religiose della congregazione affermano che Madre Teresa ha detto varie volte prima di morire che non voleva che il suo nome e la sua immagine venissero usati a scopi commerciali. Le religiose erano scontente perché il sari della congregazione veniva venduto come souvenir.

Per questo, nel 2013 l’avvocato dell’ordine ha chiesto che l’abito delle Missionarie della Carità avesse un marchio registrato. Il 4 settembre 2016, giorno in cui Madre Teresa è stata canonizzata da Papa Francesco, il Governo indiano ha concesso la proprietà intellettuale all’abito.

Il riconoscimento è avvenuto in modo discreto, e le religiose non hanno voluto renderlo pubblico. L’avvocato ha confermato che l’abito è protetto dalla legge sulla proprietà intellettuale.

Secondo il legale, chi vuole usare il modello di abito legalmente e senza scopi commerciali può chiedere l’autorizzazione all’ordine religioso.

Il simbolismo del sari

Il sari di Madre Teresa risale alla fine degli anni Quaranta, quando la religiosa ha chiesto al Vaticano il permesso di usarlo con una piccola croce sulla spalla sinistra (simbolo del Cristo crocifisso). Il colore bianco richiama la purezza e la verità, mentre le tre fasce blu (colore associato alla Vergine Maria) rappresentano i voti che fanno le religiose di povertà, obbedienza, castità e aiuto ai poveri. Le novizie usano solo il sari bianco, senza fasce, finché non prendono i voti.

All’inizio le suore compravano l’abito, poi i lebbrosi hanno iniziato a confezionarli venendo remunerati per questo.

Si tratta di un abito pratico (il cotone è perfetto per il clima caldo dell’India), creativo e fondamentalmente simbolico.
Conoscete un po’ meglio questo “marchio registrato” di Madre Teresa nella galleria fotografica:

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