di Myriam Ponce
Diventare un fedele seguace di Cristo implica il fatto di vivere in una lotta costante per superare i nostri desideri e le nostre passioni terrene. Giorno dopo giorno dobbiamo optare per tutto ciò che ci avvicina alla santità, che è il massimo proposito per il quale siamo stati creati.
Questo, però, implica una continua battaglia spirituale di fronte alle tentazioni che il mondo ci presenta, e forse potremo subire alcune cadute nell’intento. Ciò che conta, però, è preservare e non perdere di vista la nostra meta: il Cielo.
Grazie alla testimonianza di molti santi, possiamo identificare le armi spirituali che Dio ci ha donato per condurre una profonda vita di fede. Ne condivido sette che ritengo molto importanti:
1. Santa Faustina: identificare il nemico e chiedere aiuto

La nostra è purtroppo la lotta contro un nemico molto astuto che cercherà sempre di farci cadere, anche lavorando dentro di noi. Per questo, dobbiamo identificare quali sono le occasioni che ci orientano verso il peccato, stando attenti ai nostri pensieri e alle nostre azioni. Santa Faustina Kowalska ha affermato in uno dei suoi scritti che “la misericordia di Dio è infinita per quanti si pentono”. Teniamolo sempre a mente e non dubitiamone, e di fronte a una qualsiasi caduta corriamo a confessarci e a riconciliarci con Dio.
E quando la caduta persiste, avviciniamoci a chi può offrirci il suo aiuto, un sacerdote o un amico vicino alla fede. Ricordiamo che quando condividiamo i nostri problemi diventano meno pesanti.