Femminista e laureata in Medicina, si convertì al cattolicesimo e promosse miglioramenti sanitari nell’India coloniale
La vita di Agnes McLaren è stata quella di una donna intensamente coinvolta in varie cause sociali. Niente e nessuno ha frenato i suoi sentimenti solidali, e non ha esitato a lasciarsi alle spalle la fede protestante e la propria casa. Era nata il 4 luglio 1837 a Edimburgo, e suo padre, Duncan McLaren, era un facoltoso commerciante scozzese che aveva instillato nella figlia le convinzioni presbiteriane.
Agnes non conobbe sua madre, Christina Renton, seconda moglie di Duncan, perché morì quando lei aveva appena tre anni. Vedovo per la seconda volta, Duncan si risposò, questa volta con un’amica di nome Priscilla Bright, che diede ad Agnes e ai suoi fratelli l’affetto di una madre e insegnò loro valori di rispetto e libertà.
In giovinezza, Agnes si preoccupò più di collaborare a progetti caritativi che alla vita sociale. I suoi familiari, orgogliosi del suo gran cuore, iniziarono a chiamarla affettuosamente “sorella”.
Diventata una donna dai solidi principi, verso il 1873 Agnes si unì alla sua matrigna nella lotta per il suffragio femminile, viaggiando in vari luoghi, assistendo alle riunioni delle suffragette e pronunciando conferenze per far sì che le donne potessero votare, diventando anche segretaria della Edimburgh National Society for Women’s Suffrage. Priscilla amava Agnes come se fosse sua figlia, ammirò sempre il suo carattere solidale e ne sottolineò anche la fede profonda, dicendo “Agnes vive alla presenza di Dio”.
Agnes McLaren voleva diventare medico, cosa che a metà del XIX secolo non era un sogno alla portata di tutte le donne. Poche erano scolarizzate, e meno ancora arrivavano a compiere studi superiori. Agnes, però, studiò e si sforzò fino a riuscirci, non esitando ad affrontare il padre e lasciare casa propria per realizzare il suo sogno.
Nel 1876 lasciò la Scozia e andò in Francia, a Montpellier, dove iniziò gli studi di Medicina. Qualche anno dopo entrò nella storia, diventando una delle prime donne britanniche a laurearsi in questa disciplina.
Dalla Francia andò poi in Irlanda, dove continuò la sua formazione all’Università Reale di Dublino. Membro di varie associazioni mediche, come la London School of Medicine for Women o il Royal College of Physicians d’Irlanda, da allora lavorò intensamente in vari ospedali difendendo la necessità di aprire le loro porte e quelle delle università alle donne che volessero esercitare la professione medica.