La talentuosa giovanissima attrice si è ammalata a 5 anni e fino ai 10 ha fatto dentro e fuori dagli ospedali. Oggi sta bene: “(…) la fede non mi ha mai abbandonata. Io e la mia famiglia siamo molto devoti alla Madonna e ogni anno facciamo un pellegrinaggio a Medjugorje”.Ludovica Nasti, la piccola Lila Cerullo nella serie campione d’ascolti di Rai1 “L’amica geniale” ispirata all’omonimo romanzo best-seller della scrittrice Elena Ferrante, è una ragazzina di 13 anni che a settembre comincerà (ci auguriamo in aula per tutti gli studenti italiani) il liceo linguistico. Attrice talentuosa di tv e cinema, bellissima con la sua chioma di capelli scuri e la carnagione ambrata, ha uno sguardo difficile da dimenticare: occhi verdi come il mare di Pozzuoli che l’ha vista nascere. Il suo volto fa venire in mente la ragazza afgana di Steve McCurry per intensità ed espressività.
Dopo la fortunata esperienza con Saverio Costanzo, è in onda in Un posto al sole nei panni di Mia Parisi una ragazzina un po’ ribelle con una difficile situazione familiare alle spalle. Lo scorso 19 maggio è uscito il suo primo libro Diario geniale, un diario composto da fotografie e pensieri, compreso il testo del suo secondo singolo musicale: Mamma non è niente scritto da Ornella Della Libera e composto da Gino Magurno. Inoltre è una delle protagoniste dell’ultimo film di Marcello Sannino Rosa Pietra e Stella. E poi potremo applaudirla presto in due cortometraggi, uno ispirato ad Anna Frank dal titolo “Il nostro nome è Anna”, e l’altro è “Fame” e racconta la città di Napoli.
Mi sono ammalata a 5 anni, entravo ed uscivo dagli ospedali
In un’intervista per il settimanale Miracoli ha raccontato i suoi sogni di adolescente, le passioni che le riempiono le giornate, le vicende che l’hanno segnata, come la sua battaglia contro la leucemia. Dalle sue confidenze emerge uno spirito coraggioso, combattivo e pieno di orgoglio e gratitudine per essere sopravvissuta alla malattia.
Avevo quasi 5 anni quando mi sono ammalata di leucemia e fino ai 10 anni ho vissuto entrando e uscendo dagli ospedali, ma non mi sono mai abbattuta, ho sempre lottato con forza e determinazione (…) In ospedale ero diventata un po’ la mascotte del reparto. Ho affrontato esami dolorosi come una guerriera, sempre con il sorriso sulle labbra! Ho affrontato un lungo percorso ma anche dagli ultimi controlli tutto procede bene. (Miracoli)
Il momento più brutto e doloroso è stato quando ha dovuto tagliare i capelli a causa delle cure: “io che ero abituata a portarli lunghi” (Ibidem).
Nei momenti più difficili ho pregato tanto
La forza che ha sostenuto Ludovica e la sua famiglia in un momento così tragico è stata la fede, si sono affidati alla Madre Celeste, lei che ha patito vedendo morire suo figlio sotto la croce:
Io sono molto credente, frequento la chiesa, questo mi ha aiutato tanto, la fede non mi ha mai abbandonata. Nei momenti più difficili ho pregato tanto. Io e la mia famiglia siamo molto devoti alla Madonna e ogni anno facciamo un pellegrinaggio a Medjugorje. (Miracoli)
Mamma e figlia ai piedi del Crocifisso a Medjugorje
Sul suo profilo Instagram c’è una foto bellissima di Ludovica e sua mamma che baciano con devozione i piedi del Crocifisso situato sulla collina delle apparizioni a Medjugorje. Un gesto d’amore, supplica, ringraziamento. Accanto all’immagine una didascalia dedicata alla mamma che ha scalato con lei la montagna della malattia:
Scalare la montagna mano nella mano con te non mi fa paura… abbiamo scalato Montagne della nostra vita molto più difficili ❤️
Mamma volevo dirti grazie… grazie per la forza che mi trasmetti grazie per essermi sempre accanto grazie per non avermi fatto sentire mai sola…
Te ne sarò per sempre grata❤️
https://www.instagram.com/p/Bo8n3H3l128/
La mamma la segue sul set e la incoraggia a seguire e coltivare i suoi sogni. Ma non solo…
Ho il sostegno anche di mia sorella Martina di 27 anni, che ha un figlio di 9, il mio amato nipotino Gennaro, e di mio fratello Lorenzo di 25 anni. (Ibidem)
Ludovica gioca a calcio, è attaccante e centrocampista, suona la chitarra, balla l’hip hop e tifa Napoli ovviamente. Come tutte le ragazzine della sua età passa il tempo con le amiche, guarda le serie su Netflix, si diverte a scattare fotografie. Il suo mito? Sofia Loren, alla quale molti l’hanno già paragonata e che le ha manifestato il suo apprezzamento per la parte di Lila Cerullo che l’ha fatta conoscere al grande pubblico.
(…) Chissà se un giorno riuscirò ad incontrarla. (Miracoli)