Abbiamo visto spesso bambini e giovani che aiutano all’altare durante la celebrazione dell’Eucaristia, ed è comune confondere il termine “chierichetto” con quello di “accolito”.
Il primo indica un servizio pastorale che si esercita all’altare, mentre il secondo è il ministero a cui si accede nel cammino di preparazione al sacerdozio, e viene conferito dal vescovo ai seminaristi sei mesi o un anno prima del diaconato.
Molti sacerdoti, seminaristi e laici impegnati sono stati nell’infanzia e nell’adolescenza chierichetti, ed esistono numerose testimonianze di vita che dimostrano che appartenere a un gruppo di chierichetti vuol dire partecipare a una scuola di formazione cristiana e vocazionale.
Vediamo in cosa consiste questo servizio.
1. Cos’è un chierichetto?
I chierichetti sono bambini e giovani che prestano servizio all’altare del Signore durante le celebrazioni liturgiche.
Fare il chierichetto può essere una vera scuola vocazionale, in vista della vocazione non solo sacerdotale o religiosa, ma soprattutto battesimale, perché le scuole di chierichetti sono un processo di discernimento e discepolato cristiano.
Fare il chierichetto significa essere un cristiano che cerca di seguire Gesù sempre più da vicino, di ascoltarlo, vederlo e imitarlo, per essere a sua immagine vero uomo di fede.