Nel Padre Nostro ripetiamo questo messaggio indirizzato a Dio, spesso, senza conoscerne il significato!
Durante il Padre Nostro ripetiamo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Il biblista Jean Carmignac (1914-1986), nel libro postumo “Ascoltiamo il Padre Nostro” (edizioni Ares), evidenzia che non stiamo parlando del pane lievitato e cotto dai nostri panettieri.
Nel linguaggio ebraico la parola che noi traduciamo con «pane» può applicarsi a ogni specie di cibo.
Le metafore di Gesù
In particolare Gesù prende normalmente in senso metaforico la parola «pane» e i termini simili. In Marco 7, 27-28 e in Matteo 15, 26-27, il pane rappresenta tutta l’attività salvatrice di Gesù. In Luca 14, 15 un ascoltatore di Gesù vede spontaneamente nel pane il simbolo del regno di Dio. In Giovanni 6, 32-58, il pane è Gesù stesso, la cui carne è un cibo che dà la vita eterna.
Cibo spirituale e vera vita
Alla lettura di questi testi e di parecchi altri non si potrebbe esitare sul senso che Gesù dava alla parola «pane»: per lui non si tratta in primo luogo dell’alimento materiale che fa vivere il nostro corpo, ma del cibo spirituale che dà alla nostra anima la vera vita, la partecipazione alla vita di Dio.
Questo cibo spirituale è costituito ora dalla Parola di Dio (Matteo 4, 41 e Luca 4, 41), ora dall’Eucaristia (Giovanni 6, 48-58).
Più meraviglioso della “manna”
Il discorso di Gesù sul «pane di vita» (Giovanni 6,26-59) ci orienta vero la soluzione definitiva: Gesù insegna chiaramente che egli darà al mondo un pane spirituale più meraviglioso della manna (Giovanni 6, 31-34; 6, 49-52; 6, 58).
E quindi la frase del Padre Nostro è un’allusione al racconto dell’Esodo in cui Dio sfama il suo popolo con un cibo miracoloso: «ecco che farò piovere dal cielo per voi del pane… È il pane che il Signore vi ha dato in nutrimento… Che nessuno ne faccia avanzare sino a domani» (Esodo 16, 4. 15. 19).
L’eucaristia
Questa manna era certamente un alimento materiale per il corpo, ma al tempo stesso simboleggiava la parola di Dio: «ti ha fatto mangiare la manna… per farti sapere che l’uomo non vive di solo pane, ma di tutto quello che esce dalla bocca di dio» (Deuteronomio 8, 3, ripreso da Matteo 4, 4 e Luca 4, 4), e anch’essa era la prefigurazione di un’altra manna ben superiore, l’eucaristia: «i vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti… io sono il pane vivo sceso dal cielo. se qualcuno mangia di questo pane vivrà in eterno. E il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Giovanni 6, 49-52).
Allo stesso modo il pane che noi chiediamo nel Padre Nostro è al tempo stesso il pane materiale che nutre il nostro corpo, ma soprattutto il pane spirituale che nutre l’anima con la parola di Dio e con l’eucaristia.
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