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Il cristianesimo è la consapevolezza che possiamo solo essere salvati!

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Maksym Fesenko | Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 07/08/20

Vorremmo sempre avere la forza e la capacità di tirarci fuori dalle situazioni, ma il cristianesimo è la consapevolezza che possiamo solo essere salvati! Più vogliamo farcela da soli e più complichiamo le cose.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell’uomo con il suo regno». (Mt 16,24-28)

Il motivo per cui molto spesso cerchiamo Cristo è perché vorremmo che Lui ci facesse capire il perché di molte cose presenti nella nostra vita. Nel Vangelo di oggi è descritto il modo attraverso cui possiamo ricevere una risposta: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Sembra che Gesù ci dica: “Se vuoi capire perché stai vivendo qualcosa, allora abbraccia quel qualcosa fino in fondo, senza perderti alla ricerca compulsiva del perché, e scendendo fino in fondo in quel buio, vienimi dietro”. Noi invece ci blocchiamo alla soglia. Rimaniamo fermi ai perché e ci difendiamo con tutto noi stessi da quello che c’è nella nostra vita e che troppe volte non abbiamo scelto. Solo se ci riconciliamo con la realtà ci accorgiamo che in quella stessa realtà c’è la luce di una risposta. “Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà”. Vorremmo sempre avere le forze, e la capacità di tirarci fuori dalle situazioni, ma il cristianesimo è la consapevolezza che possiamo solo essere salvati, e che più vogliamo fare da soli e più complichiamo le cose. E nel tentativo di volerci salvare, confondiamo le cose che abbiamo con chi siamo: “Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l’uomo potrà dare in cambio della propria anima?”. Delle volte riempiamo la vita di cose perché abbiamo un vuoto di essere. Gesù non ci promette mai le cose di questo mondo, ma è l’unico che sa chi siamo veramente. Gesù consegna noi a noi stessi. È forse questo l’effetto collaterale più bello di tutta la fede cristiana: scoprire chi siamo veramente, e farlo non attraverso il buio delle ferite che ci portiamo dentro e che tante volte distorcono la percezione di noi, ma farlo attraverso uno sguardo di amore oggettivo, che ci restituisce per ciò che siamo veramente. Ha ragione allora il Salmo 35 che dice: “Alla tua luce vediamo la luce”.
Matteo 16,24-28

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