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La marchesa cattolica dedita alla famiglia, all’arte e alla scienza

AMALIA HEREDIA LIVERMORE

Public domain

Sandra Ferrer - pubblicato il 06/08/20

La storia appassionante di una marchesa spagnola che ha dedicato la sua vita alla filantropia

Amalia Heredia, marchesa di Casa-Loring per matrimonio, è stata senz’altro una donna eccezionale. Dalle profonde convinzioni cattoliche, di spirito imprenditoriale e con una voglia inesauribile di aiutare a rendere migliore questo mondo, si è dedicata a mille progetti, che ha conciliato con il suo ruolo di madre di nove figli.

Nata nel 1831, Amalia Heredia Livermore era la decima figlia di Manuel Agustín Heredia e sua moglie Isabel. Circondata dalla sua famiglia numerosa, si mostrò presto una ragazza allegra e disposta a imparare tutto ciò che le insegnavano tutori e istitutrici. Oltre a una pia formazione cattolica, Amalia imparò discipline collegate all’arte e alle scienze che avrebbe completato con i suoi viaggi per l’Europa.

Sposatasi nel 1850 con un uomo d’affari di nome Jorge Loring Oyarzábal, che poco dopo sarebbe stato nominato primo marchese di Casa Loring, Amalia ha avuto una vita davvero piena.

Amalia e Jorge ebbero nove figli, che entrambi volevano educare in condizioni di uguaglianza, indipendentemente dal fatto che fossero maschi o femmine. La loro famiglia numerosa non frenò i tanti progetti che voleva intraprendere. La sua casa, la residenza de La Concepción, situata alla periferia di Málaga, divenne presto un piccolo paradiso.

Uno dei primi progetti che intraprese fu piantare intorno a casa sua decine di piante e alberi esotici imitando i giardini botanici che aveva visto in Europa. Perché tutto fosse corretto, Amalia assunse un giardiniere francese specializzato e si dedicò alla cura di quello splendido angolo, che finì per diventare il Giardino Botanico de La Concepción, ancora oggi considerato Bene di Interesse Culturale e aperto al pubblico.

In gioventù, la marchesa di Casa-Loring aveva viaggiato nelle principali città europee, facendosi avvolgere dalla delicatezza dei paesaggi e dei giardini, che avevano ispirato il suo giardino botanico, e scoprendo il mondo dell’arte e delle antichità.

Quando era già sposata con Jorge Loring, che condivideva con la moglie la sensibilità per la cultura, acquisirono le tavole note come Lex Flavia Malacitana del I secolo, che furono l’inizio di un’importante collezione archeologica, che ebbe come sede un magnifico tempio che col tempo sarebbe diventato noto come Museo Loringiano, nato nel 1859.

La bella casa dei Loring fu non solo un rifugio per i suoi figli, ma anche un punto di incontro dei politici dell’epoca. I suoi saloni erano noti come un “parlamento parallelo”.

Oltre a potenziare il mondo della scienza e dell’arte nella sua Málaga natale, Amalia fu coinvolta in varie opere filantropiche. Tra queste, promosse la creazione del Collegio dell’Assunzione, dell’Ospedale di San Julián e dell’Ospedale Civile di Málaga. Fu anche socia fondatrice della Reale Società Spagnola di Storia Naturale e membro dell’Ordine delle Nobili Dame della Regina María Luisa.

Colta, appassionata del sapere, solidale e profondamente pia, la figura di Amalia Heredia è senz’altro una delle più interessanti della Spagna del XIX secolo, una di quelle donne poco note la cui vita è stata non solo appassionante per lei, ma ha lasciato anche un’importante eredità scientifica e culturale.

Col cambio di secolo morì quello che era stato il suo compagno praticamente per tutta la vita, con cui aveva condiviso i suoi tanti progetti e la gioia di veder crescere i figli, come anche momenti difficili come la morte prematura di quattro di questi, una delle quali violente, visto che venne assassinato per motivi politici. Amalia sopravvisse solo due anni al marito, morendo improvvisamente nel 1902. Oggi molti luoghi di Málaga ricordano la sua generosità.

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