“Primo concerto post-pandemia in Sudamerica”. È questo il titolo di una presentazione più che attesa. L’Orchestra Sinfonica di Guayaquil (Ecuador) si è ripresentata al pubblico il 23 luglio (con una limitazione di 150 spettatori e varie misure precauzionali) con un omaggio alle vittime del coronavirus.
Un altro fatto richiama l’attenzione: il luogo scelto per l’esibizione, il santuario del Signore della Misericordia.

“Sono molto felice che i musicisti possano esprimersi di nuovo, anche se non sono l’orchestra completa per via del distanziamento sociale”, aveva detto prima del concerto il direttore, Dante Santiago Anzolini, in alcune dichiarazioni raccolte da El Universo.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da ORQUESTA SINFONICA GUAYAQUIL (@orquestasinfonicadeguayaquil) in data: 22 Lug 2020 alle ore 11:59 PDT
Era previsto che venissero eseguti brani di Josef Suk, Samuel Barber e Gerardo Guevara, il tutto dopo un’ardua preparazione durata varie settimane per arrivare a quel giorno tanto speciale.
Un’orchestra sinfonica latinoamericana è quindi tornata ad allietare il pubblico e a offrire speranza con la sua musica, rendendo omaggio alle vittime del Covid-19 (in Ecuador ci sono più di 78.000 contagiati e oltre 5.400 vittime).