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Donare latte materno: un atto d’amore sicuro anche in tempo di Covid

NEWBORN

Di SizeSquares|Shutterstock

Paola Belletti - pubblicato il 29/07/20

Ancora più necessario ora, proprio perché le donazioni hanno subito una flessione. Le nostre Banche del latte sono sicure e controllate. Un breve approfondimento con il prof. Mosca dalle pagine di Benessere.

Sul nuovo numero di BenEssere, la salute con l’anima che da oggi troverete in edicola tra i diversi contributi utili questo ha in particolare attirato la nostra attenzione in redazione For Her. Riguarda temi che più femminili non si può: la gravidanza, il parto e l’allattamento. Ora sappiamo che ogni cosa, forse anche esagerando, viene riletta secondo la lente emergenza Covid. Ecco perché una lettrice scrive alla redazione della rivista queste parole:

Sul vostro mensile ho letto un bell’articolo sulla donazione del latte materno, atto importantissimo per aiutare tanti bambini e assolutamente non invasivo per la donna. Ho partorito da poco e volevo donare, ma mi chiedo: è sicuro farlo anche in epoca Covid? ANNALISA, RIMINI

Da questa domanda e dallo slancio generoso di questa neomamma prende le mosse la risposta del professor Fabio Mosca presidente della Società italiana di neonatologia (Sin).

Dei benefici del latte materno e dell’atto dell’allattamento non si parlerà mai abbastanza: sul piano nutritivo in senso stretto e sulle sue ricadute sul sistema immunitario che pare trovare proprio nella lattazione materna esclusiva le fondamenta solide di un futuro edificio capace di resistere alle intemperie. La salute dell’adulto, in larga misura, si progetta in quei primi insostituibili mesi. L’attaccamento madre-figlio, lo sviluppo delle sue rudimentali ma nemmeno troppo capacità relazionali. Innumerevoli anche gli effetti positivi sulle madri, insieme a diversi impicci e qualche fatica non da poco, soprattutto all’inizio.

Ma ci sono tante mamme e tanti bimbi che per diversi motivi non possono godere fisiologicamente di questa pratica. Le mamme, soprattutto, che vorrebbero ma non ne hanno la possibilità, provano un dolore intenso che sarebbe bello venisse alleviato.

Ecco che la donazione di latte materno da chi ne ha in abbondanza a favore di chi non ne ha è un gesto così intelligente e solidale che speriamo non faccia che diffondersi.


PAOLA CELLAI, MOTHER, NEWBORN

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Questo dono per i piccoli prematuri è particolarmente prezioso:

Quando il latte materno è assente o insufficiente, quello donato rappresenta l’alimento per eccellenza per i neonati che non possono essere allattati al seno dalle proprie mamme. I fattori nutrizionali e funzionali contenuti, come dimostrato da diversi studi scientifici, lo rendono in grado di supportare le carenze legate all’immaturità degli organi del neonato pretermine, di ridurre l’incidenza di patologie estremamente gravi e sostenere le difese immunitarie. (Benessere, Agosto 2020, pag 42 ss)

Per questo esistono delle vere e proprie banche, le Blud (Banche del latte umano donato).

sono strutture create con lo scopo di raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte, per utilizzarlo successivamente, nelle neonatologie italiane. Nel mondo si contano oltre 500 banche del latte e quasi la metà in Europa. L’Italia, con le sue 39 Blud, rappresenta a livello europeo la nazione con il maggior numero. (Ibidem)

Siamo tra i migliori, insomma, in questo campo. E non mi pare un caso poiché si tratta di un fortunato mix di competenza, eccellenza medica e grande generosità.

La pandemia, nel suo democratico e indifferente travolgere tutto e tutti, ha anche abbattuto il volume di donazioni di latte materno; però, ci assicura sempre il professor Mosca, la sicurezza del latte donato è garantita.

Infatti, sono state attivate tutte le procedure di controllo sia sulle donatrici, sia sul latte stesso. Invitiamo pertanto le mamme italiane a continuare a mostrare la loro generosità, o­ffrendo questo alimento prezioso per quei piccoli che ne hanno più bisogno, in particolare i nati pretermine. (Ib)

Di solito con il parto si guadagnano non solo un po’ di più o meno passeggere cicatrici ma anche una dose massiccia di coraggio e apertura al mondo, visto forse con uno sguardo inedito, più profondo, commosso e  grato. E per il quale ci si sente più responsabili.

Per questo invitiamo tutte le neomamme che ne abbiano la possibilità a donare il proprio latte destinato a bambini nati “in salita”.

Per saperne di più potete visitare queste pagine a cura dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.


ALEXIS MARRINO, MUM, MILK

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