Perché la voglia di leggere la fanno venire i libri belli! Che scoperta…Sembra che l’abbandono dei libri o meglio dell’abitudine alla lettura sia dovuto ad un fatto insospettabile ma così lapalissiano che fa sorridere. C’è stato uno studio di uno psicologo americano che a fronte dell’estinzione della lettura pressochè in tutti i giovani USA ha fatto una bella ricerca. E ha scoperto che la causa non era tanto la televisione, quanto il fatto che i primi libri che finivano tra le mani e sotto gli occhi di tutti i bambini d’oltreoceano erano parecchio brutti e alquanto noiosi.
Lo psicologo Bruno Bettelheim, con un gruppo di altri scienziati, studiò il problema e pubblicò i risultati dell’indagine in un libro, tradotto anche in Italia col titolo “Imparare a leggere” (Feltrinelli editore). Essi scoprirono che la colpa dell’abbandono della lettura non era della televisione, ma della scuola, o meglio del primo libro che la prima maestra offre ai bambini in prima classe, nel momento “magico” in cui insegna a usare i segni alfabetici per leggere e scrivere. In quel momento, dice il Bettelheim, i bambini sono pronti a entrare con la lettura nei giardini della cultura attraverso i libri più belli esistenti.
Invece la scuola offre ai bambini di quasi tutto il mondo i libri più noiosi che esistono, quelli scolastici, uguali per tutti.. Allora i bambini , che sono curiosi di tutto, si rivolgono alla televisione. Ma se avessero scoperto subito i libri belli, la lettura sarebbe diventata la più bella avventura creativa, e un bisogno. I genitori e i maestri quindi dovrebbero sostituire i testi scolastici brutti e noiosi,con i libri più belli e adatti ai bambini di tutte le età. (Popolis)
E’ la risposta che dà il grande maestro Mario Lodi, cremonese, deceduto nel 2014 ma che di sicuro fino ad almeno al 2002 si è dato da fare per promuovere la vera cultura, l’amore alla lettura, la passione per le storie, l’educazione dei bambini.
I bimbi di IV elementare gli avevano scritto e chiesto tutti accorati come mai, pur sapendo quanto bene faccia leggere (sembra di sentire il disco rotto di mamme e maestre che ripetono che leggere è utile, che arricchisce, che migliora il nostro lessico, bla bla) a loro proprio non piaceva.
Chissà se è ancora così, se quell’indagine vale tanto per gli scolari italiani quanto per quelli americani. Non importa, proviamo a scegliere e a proporre libri belli, gustosi, originali. Che parlino anzi no mostrini, raccontino bellezza senza averne troppo l’aria.
Speriamo di contribuire un po’ anche noi con la nostra fedelissima, inarrestabile rubrica del fine settimana. Buona lettura dalla redazione For Her!