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Satana è “il principe di questo mondo”?

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Toscana Oggi - pubblicato il 19/07/20
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Il potere del maligno e l’amore di Dio che sconfigge il male. Sono due temi, collegati tra loro, attorno ai quali molto spesso le persone e anche i mass media si confrontano, soprattutto nei nostri tempi. Mia moglie sostiene che il mondo è sotto il diretto controllo di satana. Il diavolo è il principe di questo mondo ed è la causa di ogni male in questa terra. In sostanza per lei l’umanità intera è sotto il governo del maligno. Io non la penso in questo modo. Gesù morendo in croce ha riscattato l’umanità intera e risorgendo ha dimostrato di aver vinto il male alla radice. Credo fermamente che colui che regge le fila della storia sia il Risorto. Il maligno è sconfitto in ogni caso. Il teologo cosa ne pensa?
Angelo Giroldo

Risponde don Francesco Vermigli, docente di Teologia dogmatica

La materia della contesa familiare è seria. E la risposta non può che partire da questo dato di fede: Cristo ha vinto il male, il peccato, la morte; e insieme a tutto questo, Cristo ha vinto il diavolo e le sue molteplici macchinazioni. Dunque non si potrà dire che il diavolo tiene il mondo soggiogato alla sua volontà; dal momento che, piuttosto, il mondo è sottomesso alla volontà salvifica di Dio, che vuole che il peccatore si converta e viva (cfr. Ez 33,11). Il mondo sta sotto l’ombra della croce gloriosa di Cristo, la cui potenza salvifica non potrà mai essere annullata da nessuna creatura, anche fosse la più spirituale. Semel pro semper, una volta per sempre l’uomo è salvato, il cosmo è redento e si rallegra il Paradiso per la missione vittoriosa di Cristo. Niente potrà separare l’uomo dall’amore di Dio (cfr. Rm 8,38-39); quell’amore che si fa presente corporalmente e in pienezza di divinità in Cristo Gesù (cfr. Col 2,9). La salvezza che il Figlio di Dio incarnato porta nel mondo è dunque un punto di non ritorno, un’affermazione del bene e dell’amore che per fede dobbiamo ritenere definitiva.

Quando Gesù dice che Satana è il principe di questo mondo non intende dunque dire che Satana è al di fuori del suo potere salvifico, quasi fosse un’entità uguale e contraria a lui. Come noto, nella storia del cristianesimo questa immagine di due entità uguali e contrarie è passata sotto il nome di «manicheismo»: cioè quell’idea secondo la quale alla base del reale vi sarebbero due principi, uno di fronte all’altro armati; uno positivo, l’altro negativo. Quando si definisce Satana «principe di questo mondo» si intende che egli è colui che con le sue suggestioni cerca di trarre il mondo e l’uomo lontani dalla salvezza di Cristo. È principe di quel mondo di peccato e di morte dal quale la stessa missione di Cristo salva e libera.

È dunque ricolmo di significato che nel versetto di Giovanni in cui Gesù definisce il diavolo principe di questo mondo, proprio lì affermi insieme due cose: che la sua missione è più forte di Satana e che obbiettivo di questa missione è estirpare («gettare fuori») il diavolo e il suo principato da questo mondo (Gv 12,31: «Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori»). In altri termini, secondo la prospettiva giovannea si individuano due significati del termine «mondo». Quando esso è associato a Satana, ha il significato spirituale di regno del peccato e della tentazione. Quando non lo è, come nella frase di Gesù «non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo» (Gv 12,47) indica piuttosto il luogo nel quale la potenza salvifica di Cristo si manifesta vittoriosa.

Quando nella domanda si riferisce l’idea che il diavolo sia causa di ogni male, in realtà si deve specificare che lo è, solo se l’uomo vi aderisce con la propria volontà. Cristo ha vinto in maniera inequivocabile la battaglia, ma il singolo uomo può scegliere la parte perdente e scegliere di tirarsi fuori dal regno di amore e di pace, di speranza e di verità che è il regno di Cristo.

Qui l’articolo pubblicato su Toscana Oggi