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Perché in sagrestia c’è un lavello speciale?

sacrarium

Alan Creech | Flickr CC BY-NC-ND 2.0

Philip Kosloski - pubblicato il 14/07/20

Il “sacrarium” ha un drenaggio direttamente a terra per assicurare il corretto smaltimento degli elementi sacri

Se siete mai stati in una sagrestia – la stanza in cui si prepara la liturgia – in una chiesa cattolica, avrete forse notato due lavandini. Uno sembra normale e ha un rubinetto con un tipico impianto idraulico, mentre quello vicino, o nella stessa stanza, è un lavello secondario. Ha spesso una lastra di metallo a coprirlo e in genere non ha un rubinetto.

Cos’è quel lavello, e a cosa serve?

Il termine tecnico per indicarlo è “sacrarium” (a volte chiamato “piscina”), ed è stato sviluppato per il corretto smaltimento degli elementi sacri. Ha un drenaggio che va direttamente a terra. In questo modo, gli elementi naturali tornano a terra in modo più dignitoso che se venissero drenati in un serbatoio di contenimento.

Uno degli obiettivi del sacrarium è eliminare l’acqua che contiene in essa un’ostia consacrata dissolta. In genere quando un’ostia consacrata cade a terra viene consumata, anche se a volte viene custodita nella sagrestia e messa in un piatto d’acqua, e una volta che si è distolta abbastanza l’acqua viene versata nel sacrarium.

Un uso più comune del sacrarium è quello di eliminare l’acqua usata per lavare i vari tessuti usati nella liturgia. La Catholic Encyclopedia elenca questo e altri modi storici in cui viene usato il sacrarium:

“[Il sacrarium è stato usato] per ricevere l’acqua derivante dal lavaggio delle mani del sacerdote, l’acqua usata per lavare i tessuti, i corporali, i teli, ecc., usati dopo le unzioni sacre, e per le ceneri delle cose sacre non più adatte all’uso. È stato realizzato accanto all’altare, nella parete meridionale del santuario, nella sagrestia, o in altri luoghi adatti”.

È un costume bruciare alcuni oggetti sacri (sacramentali) una volta che non sono più utili, e sotterrarne le ceneri. Un’altra opzione sarebbe versarle nel sacrarium (con acqua), visto che così arriverebbero direttamente a terra.

Al di sopra di tutto, il sacrarium viene usato per eliminare adeguatamente gli elementi sacri, riunendoli con la terra in un modo che rispetta la benedizione che hanno ricevuto.

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