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Cos’è la devozione al Sangue di Cristo?

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Felipe Aquino - pubblicato il 02/07/20

Il mese di luglio è dedicato alla devozione al Preziosissimo Sangue di Cristo. Approfittate di questa opportunità!

“Contempliamo con devozione il sangue di Gesù versato fino all’ultima goccia per noi sulla croce per la redenzione dell’umanità” (San Pio da Pietrelcina)

Il mese di luglio è dedicato alla devozione al Preziosissimo Sangue di Cristo, effuso per il perdono dei nostri peccati.

San Giovanni Battista ha presentato Gesù al mondo dicendo: “Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!” (Gv 1,29). Senza il Sangue di quell’Agnello non c’è salvezza.

In ogni celebrazione eucaristica, di fatto, si rende presente, insieme al Corpo di Cristo,
il suo Prezioso Sangue della nuova ed eterna Alleanza, versato per tutti in remissione dei peccati (cfr. Mt 26, 27).

Il Sangue di Cristo rappresenta la sua Vita umana e divina, di valore infinito, offerta alla Giustizia per il perdono dei peccati di tutti gli uomini di ogni tempo e luogo. Chi viene battezzato e crede, come ha detto Gesù, sarà salvato (Mc 16,16) mediante il Sangue di Cristo.

Messa

In ogni Santa Messa la Chiesa rinnova, rende presente, attualizza e rende eterno questo Sacrificio di Cristo per la Redenzione dell’umanità. In media, ogni quattro secondi questa offerta divina sale al Cielo in tutto il mondo. È il Sangue e il Sacrificio del Signore offerto al Padre per soddisfare la Giustizia divina ferita dai nostri peccati.

Questo Sangue è presente nell’Eucaristia: Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù. Nella Comunione possiamo essere lavati e inebriati dal Sangue redentore dell’Agnello senza macchia che è venuto a togliere il peccato dalla nostra anima. Ma bisogna fermarsi per adorarlo nel Suo Corpo donato a noi.

Purtroppo molti si comunicano ancora male, con fretta, senza rendimento di grazie, senza permettere che il Sangue Reale e divino lavi l’anima peccatrice e malata.


ANITA MIENMIUAIF ADORARTI

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Catechismo

Il Catechismo della Chiesa insegna che se anche il più santo degli uomini fosse morto sulla croce, il suo sacrificio sarebbe stato insufficiente per riscattare l’umanità dalle grinfie del demonio; serviva un sacrificio umano, ma di valore infinito.

So Dio poteva offrire questo sacrificio, e allora il Verbo divino si è degnato di assumere la nostra natura umana per offrire a Dio un sacrificio di valore infinito.

La maestà di Dio è infinita, ed è stata offesa dai peccati degli uomini. Solo un sacrificio di valore infinito avrebbe potuto ristabilire la pace tra Dio e l’umanità.

Salvezza

Oggi questo Sangue redentore di Cristo è a nostra disposizione in molti modi, in primo luogo mediante la fede. Come insegna San Paolo, siamo giustificati mediante questo Sangue:

“Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira” (Rm 5, 8-9).

San Pietro insegna che siamo stati riscattati dal Sangue dell’Agnello di Dio perché “cosparsi del sangue di Gesù Cristo” (1 Pt 1, 2); “sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della fondazione del mondo” (1 Pt 1, 18-20).

Papi

Papa Giovanni Paolo II ha affermato che “il segno del «sangue effuso», come espressione della vita donata in modo cruento a testimonianza dell’amore supremo, è un atto della condiscendenza divina alla nostra condizione umana. Dio ha scelto il segno del sangue, perché nessun altro segno è così eloquente per indicare il coinvolgimento totale della persona”.

Papa Benedetto XIV (1740-1748) ha ordinato la Messa e l’ufficio in onore del Sangue di Gesù, esteso alla Chiesa Universale per decreto di Papa Pio IX (1846-1878). San Gaspare del Bufalo ha diffuso ampiamente questa devozione, con l’approvazione della Santa Sede, e nel 1815 ha fondato la Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue.

Vita umana e divina

Il Sangue di Cristo rappresenta la Sua Vita umana e divina, di valore infinito, offerta alla Giustizia divina per il perdono dei peccati di tutti gli uomini di tutti i tempi e luoghi. “Questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati” (Mt 26, 28).

Il Sangue del Signore ci ha liberati dal peccato, dalla morte eterna e dalla schiavitù del demonio. San Paolo dice: “Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira” (Rm 5,9). Mediante il Suo Sangue, Cristo ci ha riconciliati con Dio: “Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli” (Col 1, 19-20).

Con il suo Sangue, Cristo ci ha riscattati, ci ha comprati, ci ha fatti Suo popolo: “Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue” (At 20, 29). “Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù…” (Eb 10,19).

Questo Sangue redentore è a nostra disposizione anche nel sacramento della Confessione; mediante il ministero della Chiesa e dei sacerdoti, Cristo ci perdona dai peccati e lava la nostra anima con il Suo prezioso Sange. Purtroppo molti cattolici non hanno ancora compreso la profondità di questo sacramento e lo rifuggono per mancanza di fede o di umiltà. Il Sangue di Cristo perdona i nostri peccati nella Confessione e cura le nostre malattie spirituali e psicologiche.




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Eucaristia

Questo Sangue è presente nell’Eucaristia: Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù.

“Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo?” (1 Cor 10, 16).

È attraverso il Sangue di Cristo che i santi e i martiri hanno testimoniato la loro fede e sono arrivati in cielo: “Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello»” (Ap 7,14). “Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello, e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte”” (Ap 12, 11).

È attraverso il Sangue versato che Egli ha vinto ed è diventato Re e Signore:

“Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio…” (Ap 19, 13-16).
Il Sangue di Cristo versato per noi deve portarci a vivere come ha vissuto Lui. Come si legge nella Lettera agli Ebrei, “Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù… Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere” (Eb 10, 19.24).

Per questi e tanti altri motivi dobbiamo coltivare in noi la fede e la devozione al Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo e cogliere le innumerevoli benedizioni che il Signore distribuisce nella nostra vita.

(Tratto dal libro Você conhece o poder do Sangue de Cristo?, del prof. Felipe Aquino. Ed. Cléofas)

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