Aleteia logoAleteia logoAleteia
giovedì 25 Aprile |
Aleteia logo
Spiritualità
separateurCreated with Sketch.

Preghiera: ecco il mio cammino verso l’esperienza di Dio

MODLITWA

Pexels | CC0

Lorena Moscoso - pubblicato il 28/06/20

Un viaggio spirituale profondo, meraviglioso e a volte difficile

Anni fa ho avuto l’opportunità di andare in Colombia con mia figlia di meno di un anno. Avevamo programmato di trascorrere due giorni a Bogotà, e grazie a un incontro splendido oggi posso parlarvi del mio processo di preghiera.

Voglio parlarvene perché penso che la preghiera sia un viaggio profondo e meraviglioso, e a volte difficile.

Arrivata in albergo ho conosciuto una donna con una bambina della stessa età della mia. Visto che avevamo poco tempo per stare in città, si è affrettata a invitarmi ad accompagnarla a visitare un luogo speciale non molto lontano da quello in cui ci trovavamo.

Per quei due giorni non avevo intenzione di uscire dall’albergo per più di quello che era stato programmato, ma lei ha insistito per andare a visitare una cattedrale costruita all’interno di una miniera di sale, la splendida Cattedrale di Sale di Zipaquirá.

Abbiamo viaggiato in taxi per circa un’ora. Devo dire che quel posto mi ha colpito molto, e oggi mi torna in mente per parlarvi della profondità della preghiera.

Ricordo pochi dettagli del viaggio. Non ricordo di aver scattato fotografie, non so se per qualche divieto o per stare dietro a mia figlia, che ancora non camminava, ma una cosa che non potrò mai dimenticare e che ha avuto una forte influenza sui miei sensi sono state le enormi rientranze mentre percorrevamo le gallerie sotterranee, in cui vedevo scolpite nel sale le stazioni della Via Crucis.

SALT CATHEDRAL OF ZIPAQUIRA
Photo Courtesy of Vicente Silva

Man mano che avanzavamo si aprivano volte immense, profonde e oscure.

La miniera mi torna sempre in mente durante la preghiera. Penso che l’esperienza della preghiera non sia un cammino facile.

È un cammino che richiede di trovare un ingresso e di iniziare a scendere come in una miniera, un sentiero oscuro, profondo, in cui si trovano superfici, dimensioni, distanze e paesaggi diversi. Difficoltà? Moltissime…

Il cammino dell’incontro

Dopo esservi messi alla presenza di Dio e aver invocato l’assistenza dello Spirito Santo, iniziate ad allontanarvi a poco a poco dalla realtà, dalla luce, per entrare nel profondo e nel soprannaturale, perché questo cammino silenzioso è quello che ci conduce all’esperienza di Dio.

Mentre inizio questo percorso all’interno della mia anima, in genere chiedo spesso, per avere la certezza che Dio sia lì, “Sei lì? Perché io sono qui”, e continuo il mio cammino.

In certi momenti devo fermarmi e tornare a chiedere allo Spirito Santo di accompagnarmi, di tornare da me e guidarmi perché sono perduta; sento che il cammino diventa confuso e non riesco ad andare avanti.

Mi aiuta anche fare una Comunione spirituale o chiedere a Dio di accettare la mia donazione, la mia preghiera. Torno sulla via cercando di mantenere la direzione.

Dio è buono, perché anche se la preghiera è una lotta costante mi offre dei momenti di riposo, in cui provo una pace profonda, e per un momento posso smettere di lottare contro le distrazioni.

Allora posso distendermi e passare del tempo con Dio, con una certa fretta, perché so di avere poco tempo prima di tornare a combattere.

PRAYING
Microgen | Shutterstock

Approfittando di quello che ho con me inizio a pregare per chi ha più bisogno delle mie preghiere, con la certezza che mi ascolta e scusandomi se quello che gli chiedo è più di quello per cui lo ringrazio.

Torno a lottare, trovando steppe, valli, deserti e anche vie ripide nelle quali a volte non riesco ad avanzare.

A volte pregare è così difficile che non riesco neanche a entrare e devo adattarmi a dire a Dio giusto qualche parola, perché sappia che sono ero lì, alla porta, ma non sono riuscita a entrare. Questo mi spezza il cuore.

Quando mi sveglio di notte sento che sta aprendo le porte perché lo cerchi. Ci sono stati momenti in cui le porte erano aperte prima di iniziare, e potevo correre verso di Lui. Questo dà grande gioia al mio cuore.

Mi viene in mente una rivelazione che ho letto una volta e dice: “Dio si nasconde perché possiamo sperimentare quanto è dolce trovarlo”.

Lungo il cammino, Dio mi dà una certa chiarezza per capire che nulla è merito mio, che mi ha sempre dato degli stimoli portandomi nella direzione di quell’incontro.

Egli ha messo la preghiera sulle mie labbra, e ha aperto delle vie. Grazie alla preghiera vediamo chiaramente la sua presenza, la sua tenerezza paterna.

Il suo amore è più grande di quegli avvallamenti che schiacciano per la loro immensità. Mi stupisce sapere che è il Dio dell’universo e della storia che si abbassa e mi viene incontro, nelle profondità della vita stessa… nella preghiera.

Tags:
preghiera
Top 10
See More