Il nome dell’arcangelo in ebraico può essere tradotto come “Dio guarisce”, “Divino Guaritore” o “medicina di Dio”Dei tre arcangeli nominati nella Bibbia, San Raffaele è probabilmente quello meno noto. Ciò può essere dovuto al fatto che si ritrova solo nell’Antico Testamento (e solo in un libro non considerato canonico dagli ebrei o dai cristiani protestanti), mentre Gabriele e Michele appaiono soprattutto nel Nuovo Testamento.
Nel Libro di Tobi si rivela come un guaritore della mente, del corpo e dello spirito. La prima parte della storia biblica acconta la storia della vita di Tobia, un ebreo giusto che si incaricava di seppellire i morti anche quando era proibito dai suoi sequestratori assiri. Tobia diventa cieco dopo che degli escrementi di uccello gli sono caduti negli occhi. La sua cecità dura per molti anni e lo fa sprofondare in un’angoscia profonda, facendogli desiderare di morire.
In quell’epoca c’era anche una donna, Sara, tormentata da un demonio. Si era sposata varie volte, ma ogni volta lo sposo era stato ucciso dal demone la notte di nozze, prima che il matrimonio potesse essere consumato. Anche lei era profondamente depressa e voleva morire.
San Raffaele viene inviato a entrambi, e li guarisce accompagnando il figlio di Tobi, Tobia, in un viaggio per trovare un tipo speciale di fegato di pesce con proprietà guaritive. Raffaele si traveste da guida di viaggio di Tobia, e per questo viene spesso invocato dai pellegrini.
Sulla via del ritorno verso casa, Raffaele e Tobia si fermano a casa dei parenti di Tobit – i genitori di Sara. Tobia e Sara si innamorano, e la notte di nozze la richiesta di Tobia di un amore casto, unita al potere angelo di Raffaele, sconfiggono il demonio.
Tornando a casa con sua moglia, Tobia adagia il fegato di pesce sugli occhi di Tobi, guarendo la sua cecità. Nella festa di nozze di Tobia e Sara, la famiglia si volge a ringraziare Raffaele, che solo allora si rivela come arcangelo.
Il nome dell’arcangelo in ebraico può essere tradotto come “Dio guarisce”, “Divino Guaritore” o “medicina di Dio”. La sua missione angelica sulla Terra è quella di guarire, il che è molto importante per tutti coloro che soffrono in un modo qualsiasi. Tradizionalmente, aveva una festa separate celebrata il 24 ottobre, anche se di recente la sua festa è stata combinata con quella degli altri due arcangeli, il 29 settembre.
Ecco una preghiera a San Raffaele per qualsiasi intenzione si abbia, soprattutto per una persona che si sa che sta soffrendo in questo momento. Alla luce degli eventi recenti, tutti noi dovremmo pregare per la guarigione del nostro Paese e per tutti coloro che soffrono nel corpo, nella mente o nello spirito:
“Glorioso arcangelo San Raffaele, grande principe della corte celeste, illustre per i tuoi doni di saggezza e di grazia, sei una guida per chi viaggia per terra, mare o aria, consolatore degli afflitti e rifugio dei peccatori. Ti supplico di assistermi in tutte le mie necessità e nelle sofferenze di questa vita, come una volta hai autato il giovane Tobia nei suoi viaggi. Visto che sei la “medicina di Dio”, ti prego umilmente di guarire le tante malattie della mia anima e quelle che affliggono il mio corpo. Ti chiedo particolarmente il favore di… (menzionarlo), e la grande grazia della purezza per prepararmi ad essere il tempio dello Spirito Santo. Amen”.