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È il momento di consolare “l’angelo dell’ossigeno” del Perù

LUIS BARSALLO
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Pablo Cesio - pubblicato il 25/06/20
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“Eroe della salute” in mezzo alla pandemia, ora piange la morte della sorella per il Covid-19Negli ultimi giorni, l’imprenditore peruviano Luis Barsallo ha ottenuto grandi riconoscimenti da parte dei suoi connazionali per il suo atteggiamento di fronte all’elevata domanda di ossigeno per i pazienti in condizioni critiche a causa della pandemia da coronavirus.

Luis ha deciso onestamente di non alzare il prezzo delle bombole (com’è invece accaduto in varie altre situazioni), e ha anche aumentato il suo orario di lavoro per far fronte alle richieste di chi le cerca per salvare la vita dei propri cari.

Procurarsi le bombole è diventato fondamentale in epoca di coronavirus, e non a caso Luis si è guadagnato il soprannome “l’angelo dell’ossigeno”. È stato anche proposto che venga dichiarato “eroe della salute”.

“Credo che il miglior riconoscimento sia l’affetto della gente, il fatto che si possa aiutare qualcuno a respirare meglio o salvargli la vita in quel momento. È il riconoscimento migliore, sapere che sto aiutando in questa pandemia le persone che ne hanno bisogno. Io sono stato in Marina, ho lottato negli anni Ottanta in guerra, abbiamo restituito la pace alla nostra patria. Dio ha disposto che in questo momento lotti contro questa pandemia”, ha detto a Radio Capital, come riproduce Perú 21

Il momento di essere consolato

Nelle ultime ore, però, “l’angelo dell’ossigeno” ha ricevuto una notizia dolorosa: la morte di Elsa, sua sorella, che ha combattuto per vari giorni contro il Covid-19.

La morte della donna – dovuta anche alla difficoltà ad accedere a medicinali adeguati – ha suscitato costernazione in Perù, soprattutto sapendo che si trattava della sorella di un uomo che in questi giorni non ha lesinato sforzi per salvare vite umane. Per questo, tutti sono invitati a pregare per questa situazione e a consolare Luis e la sua famiglia.

OXYGEN

ERNESTO BENAVIDES | AFP

Il Perù, uno dei più colpiti dal coronavirus in America Latina con oltre 200.000 casi confermati e quasi 9.000 vittime, ha appena toccato la soglia dei 100 giorni di emergenza e confino.