Aleteia logoAleteia logoAleteia
mercoledì 24 Aprile |
Aleteia logo
For Her
separateurCreated with Sketch.

Maria e Guido insieme da 70 anni. Li separa il virus e si riabbracciano dopo 101 giorni!

WEB-3-Guido-Maria-after-101-Days-Covid-19-Giuseppe-Pignatiello-Facebook.jpg

Giuseppe Pignatiello Sindaco di Castano Primo | Facebook

Silvia Lucchetti - pubblicato il 25/06/20

100 anni lui, 93 lei, lontani per mesi a causa del Covid-19 che ha ritardato l'ingresso di Maria nella RSA dove era entrato il marito poco prima del lockdown. "Adesso non ci lasceremo mai più"

Quando ho visto la foto di Maria e Guido, la coppia di sposi originaria di Castano Primo in provincia di Milano che si è rincontrata dopo 101 giorni a causa del Covid-19, ho pensato immediatamente – e non sarò stata certo la sola – ai miei nonni. Ricordo quando mio nonno rivide la nonna dopo l’operazione a cui dovette sottoporsi: sembrava felice come un bambino perduto che aveva ritrovato finalmente la via di casa.
Guido Stangalini, cento candeline già spente, e la moglie Maria Pagani, 93enne, sono sposati da 70 anni e non si erano mai separati per un tempo così lungo. Chissà quanta terribile solitudine avranno provato in quei lunghissimi mesi di lontananza!

La storia

Guido entra nella Casa di riposo Don Guanella poco prima dell’inizio del lockdown, sua moglie lo avrebbe dovuto raggiungere dopo qualche giorno. E invece ne sono trascorsi 101 di giorni e di notti, insonni, come spesso sono quelle degli anziani, a causa della pandemia e dell’isolamento forzato all’interno della struttura. La loro storia è stata raccontata su Facebook dal sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello, e la foto che immortala il ricongiungimento dei due sposi, piena di tenerezza, amore, rispetto, commozione, è stata scattata da Diego Colombo, un operatore della RSA. I nostri complimenti al signor Colombo che ha avuto lo sguardo attento e la prontezza di catturare un momento così speciale.

Rosa, elegante nella sua camicia a fiorellini, si appoggia con una mano al bastone e con l’altra accarezza la nuca canuta di Guido che è lì ad attenderla, chissà da quanto, sulla sua sedia a rotelle. La guancia dell’una sulla fronte dell’altro: piangono e si sussurrano qualcosa. Sono finalmente insieme: è finita la “guerra”, riprendono fiato, il tempo ricomincia ad essere amico, la paura di morire soli è un fantasma lontano, la vita è di nuovo bella.


GIORGIO E ROSA

Leggi anche:
52 anni insieme, li separa il Coronavirus. Dopo un mese Giorgio e Rosa si riabbracciano!

Guido ha pregato ogni singola mattina di poter riabbracciare presto la sua Maria

Scrive il sindaco:

101 giorni in cui Guido ha pregato ogni singola mattina di poterla riabbracciare presto… di poter vivere abbastanza a lungo per poterla rivedere almeno una volta… perché “senza di lei io non vivo”. E Maria è arrivata finalmente. È scesa dalla macchina dei figli e su gambe malferme ha affrettato il passo, sentendo la voce del marito che la attendeva in sedia a rotelle nell’atrio davanti alla chiesa della struttura. “Sei arrivata” ha mormorato lui… poi la voce gli si è spezzata in gola… lei ha abbassato la mascherina con la quale era arrivata ed è avvenuto il piccolo miracolo che si può vedere nello scatto: la moglie ha cinto dolcemente con la mano la nuca di Guido, si è chinata nella sua direzione e lui ha piegato il capo, poggiandolo contro la guancia di lei… abbandonandosi al suo abbraccio, piangendo in silenzio.

Maria e Guido sono rimasti fermi e abbracciati per qualche minuto in preda alla commozione e alla autentica gioia. E poi Guido ha sussurrato: “adesso non ci lasceremo mai più”. Siete nati insieme e insieme starete per sempre, si legge a proposito del matrimonio nel libro Il Profeta di Gibran.

“Ti ho portato le camicie nuove”

E così, nonostante la sofferenza, la lontananza, l’incredibile nostalgia, gli acciacchi dell’età, Maria e Guido sono tornati insieme e, racconta il sindaco, mano nella mano nel salone della struttura si sono promessi di non lasciarsi mai più. Mentre Maria, da brava moglie, rassicurava Guido: “Ti ho portato le camicie nuove”. Come a dire: adesso mi prenderò io cura di te.

Al tavolo lui le ha preso la mano e le ha sussurrato “adesso non ci lasceremo mai più”. Lei ha estratto un fazzolettino di carta dalla manica, si è asciugata gli occhi e poi gli ha accarezzato una guancia con quell’intimità familiare costruita mattone dopo mattone in decenni di vicinanza. “Ti ho portato le camicie nuove” ha poi detto, sorridendo radiosa come una ragazzina al primo appuntamento. È andata così…tra abbracci, carezze, mani intrecciate sul tavolo, lacrime, felicità ritrovata e camicie nuove… in barba al virus ed a 101 lunghissimi giorni di lontananza.

Canta Baglioni nel famosissimo brano “I vecchi”:

I vecchi tosse secca che non dormono di notte
Seduti in pizzo al letto a riposare la stanchezza
Si mangiano i sospiri e un po’ di mele cotte
I vecchi senza un corpo i vecchi senza una carezza

Ora finalmente Guido ha di nuovo la carezza della sua Maria.

Tags:
amoreanzianicoronavirus
Top 10
See More