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Diverse statue di san Junipero Serra rovesciate in California

SAINT JUNIPERO SERRA
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Aleteia - pubblicato il 22/06/20
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Manifestanti antirazzisti hanno vandalizzato simulacri dedicati al missionario francescano che diede un forte contributo all’evangelizzazione del West.

Non è solo una la statua di Junipero Serra che è stata abbattuta in California (USA) durante lo scorso fine-settimana. Circolano video che documentano come gruppi di persone abbiano usato funi per buttare a terra rappresentazioni del santo. In alcune foto, poi, la testa e le mani della statua risultano tinte di pittura rossa. Il missionario è sepolto a Carmel-by-the-Sea, sulla costa californiana, e sembrerebbe che in quel cimitero siano state danneggiate alcune pietre tombali.

Nato sull’isola spagnola di Maiorca nel 1713, Junipero Serra è oggi una figura controversa in California, in particolare tra le tribù indigene. Il prete francescano ha molto contribuito all’evangelizzazione del West statunitense, che all’epoca era territorio spagnolo. Considerato l’evangelizzatore della California, fondò nove delle ventuno missioni presenti nello Stato. Fu canonizzato da Papa Francesco il 23 settembre 2015. Quel giorno il Romano Pontefice disse, fra l’altro:

Oggi siamo qui, possiamo essere qui perché ci sono stati molti che hanno avuto il coraggio di rispondere a questa chiamata, molti che hanno creduto che «la vita si accresce donandola e si indebolisce nell’isolamento e nella comodità» (Documento di Aparecida, 360). Siamo figli dell’audacia missionaria di tanti che hanno preferito non rinchiudersi «nelle strutture che danno una falsa protezione […] nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c’è una moltitudine affamata» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 49). Siamo debitori di una Tradizione, di una catena di testimoni che hanno reso possibile che la Buona Novella del Vangelo continui ad essere di generazione in generazione Nuova e Buona.

Ed oggi ricordiamo uno di quei testimoni che ha saputo testimoniare in queste terre la gioia del Vangelo: Padre Junipero Serra. Ha saputo vivere quello che è “la Chiesa in uscita”, questa Chiesa che sa uscire e andare per le strade, per condividere la tenerezza riconciliatrice di Dio. Ha saputo lasciare la sua terra, le sue usanze, ha avuto il coraggio di aprire vie, ha saputo andare incontro a tanti imparando a rispettare le loro usanze e le loro caratteristiche.

Ha imparato a generare e ad accompagnare la vita di Dio nei volti di coloro che incontrava rendendoli suoi fratelli. Junipero ha cercato di difendere la dignità della comunità nativa, proteggendola da quanti ne avevano abusato. Abusi che oggi continuano a procurarci dispiacere, specialmente per il dolore che provocano nella vita di tante persone.

Scelse un motto che ispirò i suoi passi e plasmò la sua vita: seppe dire, ma soprattutto seppe vivere dicendo: “Sempre avanti”. Questo è stato il modo che Junipero ha trovato per vivere la gioia del Vangelo, perché non si anestetizzasse il suo cuore. È stato sempre avanti, perché il Signore aspetta; sempre avanti, perché il fratello aspetta; sempre avanti per tutto ciò che ancora gli rimaneva da vivere; è stato sempre avanti. Come lui allora, che noi oggi possiamo dire: sempre avanti.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]