17 Un imperatore e un re accolgono il visitatore
Nel portico ci sono due imponenti statue equestri che accolgono il visitatore: una rappresenta l’imperatore Costantino, opera di Bernini che guida l’ingresso ai palazzi del Vaticano attraverso la Scala Regia, l’altra il re Carlo Magno, che venne incoronato da Papa Leone III nella basilica.
18 Le Grotte Vaticane, un cimitero sotto la basilica
Soprannominata “Grotte Vaticane”, la necropoli papale situata sotto la basilica di San Pietro riunisce intorno alle reliquie del principe degli apostoli i sontuosi sarcofagi di 21 Pontefici, tra cui uno arrivato di recente, in marmo, senza iscrizione, destinato a un futuro Papa defunto.
19 La cupola, che Michelangelo non poté vedere terminata
La gigantesca cupola di San Pietro, di 42 metri di diametro, venne progettata da Michelangelo, che non riuscì a vederla terminata a causa della sua morte. Venne quindi costruita da Giacomo della Porta.
Riposa su una corona di colonne collocate a due a due tra 16 grandi finestre rettangolari che lasciano entrare la luce, ed è costituita da due tappe sovrapposte per poter liberare il peso. Diciamo che sono due cupole in una, quella esterna e quella interna.
800 uomini hanno lavorato per realizzare la cupola, terminata nel 1593 e che si potrebbe definire la regina di Roma, visibile da molti punti della città.
20 La colonna degli ossessi
All’interno della basilica si trova anche un museo, il Museo del Tesoro di San Pietro, in cui sono conservati mobili, abiti, pezzi di oreficeria sacra e opere d’arte collegate alla storia della Chiesa.
Vi si conservano anche le antiche colonne della basilica costantiniana. Una di esse, fatta portare dall’imperatore stesso da Gerusalemme, è chiamata “colonna degli ossessi”.
Si dice che questa colonna appartenesse al famoso Tempio di Salomone e che Gesù vi si appoggiasse per predicare, motivo per il quale avrebbe acquisito poteri straordinari, una potenza divina capace di liberare gli indemoniati dalle loro afflizioni, con il potere di espellere gli spiriti maligni. Per questo è stata molto usata dagli esorcisti.