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18 curiosità sulla basilica di San Pietro

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Shutterstock | Silverfox999

Maria Paola Daud - pubblicato il 22/06/20

La casa di tutti i cattolici del mondo

La basilica di San Pietro è il luogo della cristianità per eccellenza, perché è costruita sul luogo in cui è stato martirizzato l’apostolo al quale Gesù ha lasciato l’incarico di tutta la Chiesa, che è diventato il primo Papa.

Ecco 18 curiosità di cui probabilmente non siete a conoscenza.

1 La basilica di trova in un luogo in cui regnavano gli indovini

La basilica si trova nell’Ager Vaticanus, che comprendeva una superficie di quasi 12 chilometri quadrati. L’Ager Vaticanus era un campo abbandonato infestato da serpenti che col tempo iniziò a popolarsi grazie a un insediamento etrusco chiamato Vaticum, da cui si crede derivi il nome della zona.

Il nome derivava dal dio etrusco Vaticanus o Vagitano, che a sua volta prendeva il nome dal “vaticinium”, l’arte della divinazione, della quale gli Etruschi erano grandi maestri.

2 Quella che vediamo è la terza struttura

Scendendo nel sottosuolo dell’imponente basilica attuale, nelle grotte, si possono ammirare secoli di storia. Come abbiamo detto, la basilica è stata costruita sul luogo in cui è stato martirizzato l’apostolo Pietro, nel circo di Nerone, vicino al quale c’era un piccolo cimitero (necropoli), dove si costruì una prima piccola chiesa. In seguito, con la libertà religiosa concessa dall’imperatore Costantino, venne costruita quella che è chiamata appunto basilica costantiniana.

La base della basilica attuale risale al 18 aprile 1506 con Papa Giulio II, mentre l’opera è stata terminata nel 1626, durante il pontificato di Papa Urbano VIII.

14 architetti hanno lavorato alla basilica, tra cui grandi maestri come Bramante, Raffaello Sanzio, Michelangelo e Bernini.

3 La basilica in realtà non è la cattedrale del Papa

In realtà la basilica di San Pietro non è la cattedrale del Papa, che è invece l’arcibasilica di San Giovanni in Laterano. È lì che il Papa ha preso possesso della sua cattedra come vescovo di Roma e della Chiesa universale, consacrata da Papa San Silvestro nell’anno 324.

4 È grande quanto due campi da calcio

La basilica è lunga 193 metri e alta 44,5, e occupa una superficie di 2,3 ettari.

5 Sono stati necessari 22 Papi per arrivare alla costruzione attuale

22 Papi, 14 architetti e innumerevoli artisti e costruttori tra i più famosi del mondo hanno fatto la storia nei 120 anni della sua costruzione.

6 I costruttori della basilica non erano solo uomini

Ci sono state anche donne che lavoravano in un’epoca in cui centinaia di lavori erano riservati agli uomini?

Sì, ci sono state donne che lavoravano il vetro, il ferro, i cristalli, che lucidavano i metalli, cuocevano i mattoni e tagliavano i lapislazzuli per il tabernacolo del Bernini, e che trasportavano anche il materiale sui carri.

Erano lavoratrici sconosciute e silenziose, come ha detto Angelo Comastri, presidente della Fabbrica di San Pietro: “Con il loro anonimo lavoro hanno contribuito alla realizzazione del massimo tempio della cristianità”.

Erano figli e vedove degli uomini incaricati di costruire la basilica, molti dei quali morti per incidenti sul lavoro, e ricevevano questa opportunità per poter continuare a sostenere la famiglia con il giusto salario che caratterizzava il cantiere.

7 Una facciata scenografica

Larga 114,69 metri e alta 45,44, è stata realizzata da Carlo Maderno tra il 1607 e il 1614, e si articola mediante l’uso di colonne gigantesche che inquadrano gli ingressi e la Loggia delle Benedizioni, il luogo da cui viene annunciata ai fedeli l’elezione del nuovo Papa.

8 Ha 5 immense porte d’ingresso

Le porte della basilica sono cinque, a cominciare dal portale centrale di bronzo realizzato dal famoso artista dell’epoca chiamato Filarete (1433-45) e a destra dalla Porta Santa, che il Papa apre e chiude all’inizio e alla fine di un Giubileo o di un Anno Santo e che in circostanze normali resta murata dall’interno.

A sinistra ci sono una porta moderna chiamata “La Porta della Morte”, di Giacomo Manzù (1963), che rappresenta la deposizione di Cristo e la morte della Vergine Maria e sullo sfondo Papa San Giovanni XXIII, che la commissionò, e la “Porta del Bene e del Male”, opera di Luciano Minguzzi (1970 – 1977).

Sul lato destro c’è anche la “Porta dei Sacramenti”, costruita da Venanzo Crocetti e inaugurata da Papa Paolo VI il 12 settembre 1965. Nella porta c’è un angelo che annuncia i sacramenti.

9 I dipinti che non sono dipinti

Tutta la basilica è ornata da dipinti spettacolari come La Trasfigurazione di Raffaello, Il Battesimo di Gesù di Maratta e La Navicella di Giotto. In realtà non si tratta di dipinti, ma di riproduzioni in mosaico. Sì, milioni di tessere di mosaico portate da vari parti del mondo: il rosso dal Portogallo, il blu dalla Grecia, il giallo da Siena…

Anche il magnifico pavimento della basilica è realizzato in mosaico, per un totale di quasi 10.000 metri quadri.

10 La statua miracolosa di San Pietro con un piede “amputato”

Questa scultura era già presente nella basilica medievale di San Pietro, e attualmente si trova sul lato sinistro, vicino al baldacchino di Bernini. È un’opera del XIII secolo attribuita ad Arnolfo di Cambio, anche se esiste una teoria secondo la quale sarebbe una statua dedicata al dio Giove Capitolino alterata per darle l’aspetto dell’apostolo Pietro.

È considerata miracolosa, e per questo motivo milioni di fedeli nel corso degli anni si sono messi in fila per toccare o baciare il piede del santo per chiedere qualche “favore”, finché si è logorato e gli si è dovuta mettere, per così dire, una scarpa.

Durante la festa dei santi Pietro e Paolo, il 29 giugno, la statua viene coperta con paramenti papali per sottolineare il profondo legame tra San Pietro e l’incarico di Pontefice della Chiesa di Cristo.

11 Tombe del terrore

Sono molti i Pontefici sepolti nella basilica e nelle grotte, oltre all’apostolo San Pietro.

Alcune sepolture sono autentiche opere d’arte, anche se sembrano opere di orrore barocco, come la tomba di Papa Alessandro VII e quella di Papa Urbano VII, realizzate da Bernini.

Queste tombe ricordano la fragilità della vita, soprattutto quella di Alessandro VII, in cui uno scheletro scrive il destino su una pergamena e conta il tempo con una clessidra.

È una delle ultime opere del Bernini, e possiede anche quattro magnifiche statue, che rappresentano la giustizia, la verità, la prudenza e la castità, che circondano il Pontefice seduto in una nicchia.

12 Il baldacchino con l’altare come se fosse una sala parto

Per realizzare il monumentale baldacchino sull’altare di San Pietro, capolavoro di Bernini, è stato usato bronzo proveniente da Venezia ed è stato estratto, fuso e riciclato il bronzo del Pantheon.

Sotto ogni colonna di stile salomonico dell’altare si trovano otto fregi marmorei con lo scudo con le api della famiglia Barberini e le chiavi e la mitra del papato.

Se non si fa attenzione potrebbero sembrare tutti uguali, ma non lo sono: ciascuno è diverso, e rappresenta (se si fa il giro in senso orario dal primo) il ciclo di una donna incinta, da quando concepisce a quando partorisce; nell’ultimo si vede il volto del neonato.

13 È davvero la tomba di San Pietro?

Dopo le prime ricerche e gli scavi aperti da Pio XII (1939-1958) all’interno della basilica vaticana, Papa Paolo VI nel 1968 decise di informare il mondo della scoperta fino a quel momento più affascinante e perfino pericolosa della scienza: l’ubicazione della tomba dell’apostolo chiamato da Cristo ad essere la base della sua Chiesa.

Il 26 giugno 1968, Paolo VI ha confermato l’identificazione delle reliquie attraverso “nuove indagini pazientissime” e “attentissimo studio” che ha messo a confronto vari esperti.

14 Cosa nascondono i quattro pilastri che sostengono la cupola di San Pietro?

Ciascuno di questi pilastri è costituito da una piccola balconata e una nicchia che contiene l’immagine di un santo: Santa Veronica, Sant’Andrea, Sant’Elena e San Longino.

Le colonne sono, per così dire, dei grandi reliquiari. Si dice che in quella di Santa Veronica si trovi il velo con cui la santa asciugò il volto insanguinato di Gesù sulla via del Calvario, quando il volto rimase impresso sul panno.

Nella colonna con la statua di Sant’Andrea si conservava il cranio dell’apostolo.

Nella colonna di San Longino si dice che sia conservata la lancia con la quale il centurione Caio Cassio Longino, che era al comando dei soldati romani nella crocifissione di Gesù, perforò il costato di Cristo.

Nel pilastro di Sant’Elena si trova una parte della vera Croce di Gesù, che lei stessa fece portare da Gerusalemme.

15 La cattedra di San Pietro nasconde la sedia dell’apostolo?

È stato il grande artista Gian Lorenzo Bernini a ricevere la commissione di quest’opera maestosa che oggi contiene la cattedra di San Pietro. Si trova nel presbiterio della basilica di San Pietro, incorniciata da colonne. Al centro è situato il trono di bronzo dorato, al cui interno si trova la sedia lignea. È decorato con un rilievo che rappresenta la “traditio clavum”, la “consegna delle chiavi”.

Il trono si poggia su quattro grandi statue, anch’esse bronzee, che rappresentano i quattro Padri della Chiesa, in primo piano Sant’Agostino e Sant’Ambrogio per la Chiesa latina, e poi Sant’Atanasio e San Giovanni Crisostomo per la Chiesa orientale.

C’è stata un’epoca in cui si credeva che l’autentica sedia di San Pietro fosse racchiusa in una scultura progettata dal Bernini per la basilica di San Pietro, ma recenti studi archeologici mettono in dubbio questa affermazione.

16 Altari santi e altari artistici

La basilica possiede 11 cappelle e 45 altari. Tra i più visitati ci sono ovviamente l’altare che usa solo il Pontefice, ornato dal maestoso baldacchino di Bernini, la cappella di San Sebastiano, in cui si trova la tomba San Giovanni Paolo II, l’altare di San Girolamo, in cui è sepolto San Giovanni XXIII, e ovviamente la più visitata per eccellenza, la Cappella della Pietà, in cui si trova la magnifica opera di un Michelangelo allora appena 24enne, unica opera firmata dall’autore.

17 Un imperatore e un re accolgono il visitatore

Nel portico ci sono due imponenti statue equestri che accolgono il visitatore: una rappresenta l’imperatore Costantino, opera di Bernini che guida l’ingresso ai palazzi del Vaticano attraverso la Scala Regia, l’altra il re Carlo Magno, che venne incoronato da Papa Leone III nella basilica.

18 Le Grotte Vaticane, un cimitero sotto la basilica

Soprannominata “Grotte Vaticane”, la necropoli papale situata sotto la basilica di San Pietro riunisce intorno alle reliquie del principe degli apostoli i sontuosi sarcofagi di 21 Pontefici, tra cui uno arrivato di recente, in marmo, senza iscrizione, destinato a un futuro Papa defunto.

19 La cupola, che Michelangelo non poté vedere terminata

La gigantesca cupola di San Pietro, di 42 metri di diametro, venne progettata da Michelangelo, che non riuscì a vederla terminata a causa della sua morte. Venne quindi costruita da Giacomo della Porta.

Riposa su una corona di colonne collocate a due a due tra 16 grandi finestre rettangolari che lasciano entrare la luce, ed è costituita da due tappe sovrapposte per poter liberare il peso. Diciamo che sono due cupole in una, quella esterna e quella interna.

800 uomini hanno lavorato per realizzare la cupola, terminata nel 1593 e che si potrebbe definire la regina di Roma, visibile da molti punti della città.

20 La colonna degli ossessi

All’interno della basilica si trova anche un museo, il Museo del Tesoro di San Pietro, in cui sono conservati mobili, abiti, pezzi di oreficeria sacra e opere d’arte collegate alla storia della Chiesa.

Vi si conservano anche le antiche colonne della basilica costantiniana. Una di esse, fatta portare dall’imperatore stesso da Gerusalemme, è chiamata “colonna degli ossessi”.

Si dice che questa colonna appartenesse al famoso Tempio di Salomone e che Gesù vi si appoggiasse per predicare, motivo per il quale avrebbe acquisito poteri straordinari, una potenza divina capace di liberare gli indemoniati dalle loro afflizioni, con il potere di espellere gli spiriti maligni. Per questo è stata molto usata dagli esorcisti.

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