Non prendiamoci in giro. La battaglia è costante
Gesù ha detto: “Chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una” (Luca 22, 36).
Qualcuno potrebbe chiedere: “Perché Gesù dovrebbe dirci di comprare una spada?”, e altri “Una spada basterà?”
Pongo quest’ultima domanda perché di recente ho letto Immortal Combat: Confronting the Heart of Darkness, di padre Dwight Longenecker (ho scritto della prima metà del libro su Aleteiaqui; potete accedere all’audio e alla mia intervista recente con l’autore qui).
Padre Longenecker usa la mitologia greca per spiegare come possiamo soccombere al male o esserne sedotti. Nella seconda parte del testo utilizza temi specificatamente biblici – rappresentati attraverso l’immagine della spada – per mostrarci come combattere il male e mantenere i successi ottenuti. Entrambi gli elementi, l’offesa e la difesa, sono a suo avviso fondamentali per vincere la guerra contro il male.
Non prendiamoci in giro. La battaglia è costante. Il nostro nemico spirituale è ansioso di farci cullare in un falso senso di sicurezza per farci rilassare. San Girolamo avvertiva: “Non perdiamo con una pace vuota quello che abbiamo preservato con la guerra”.
Invocando Santa Teresa di Lisieux (“Santità! Dev’essere guadagnata con la spada!”), che sul letto di morte ha gridato “Morirò con le armi in mano!”, padre Longenecker elenca 10 “spade”.
Scopriamole, e pensiamo a come trovare un posto per tutte loro nella nostra vita.
Sacramenti: in ciascuno di loro condividiamo la morte e resurrezione di Cristo. Se non viviamo una vita sacramentale non avremo un potere spirituale affidabile.
Sacra Scrittura: non possiamo progredire nella maturità spirituale se non la leggiamo. Sarebbe una follia non impegnarsi con la mente e il cuore nelle parole che hanno sostenuto tutti i santi di Dio.
Piccolo: la nostra unica opzione, dice Gesù, è diventare come i bambini (Matteo 18, 3). Solo chi sa di essere piccolo non fa affidamento sulla propria forza, ma su quella di Dio.
Segreto: per quanto la nostra devozione o il nostro apostolato possa essere pubblico, dev’esserci un momento per fare un passo indietro, per permettere a Dio di operare su di noi in modi nascosti.
Sacrificio: la prontezza a donarci e a spenderci, fino a includere il fatto di donare la vita, è un potente antidoto all’orgoglio e al narcisismo di Satana.