Milanese, 55 anni, pro-rettore vicario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Antonella Sciarrone Alibrandi è stata chiamata dal Papa a far parte del Consiglio direttivo dell’Autorità di Informazione Finanziaria, istituzione competente della Santa Sede per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Nominata dal Papa anche il nuovo capo ufficio della Biblioteca Apostolica Vaticana, la dottoressa Raffaella VincentiPapa Francesco ha nominato membro del Consiglio direttivo dell’Autorità di Informazione Finanziaria (Aif) la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, pro-rettore vicario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Italia).
Nata a Milano il 2 maggio 1965, Antonella Sciarrone Alibrandi si è laureata in giurisprudenza nel 1987. Docente di Diritto dell’economia presso la Facoltà di scienze bancarie, finanziarie e assicurative della Cattolica, è iscritta all’Albo degli avvocati di Milano, presidente dell’Associazione dei docenti di diritto dell’Economia e membro dell’Unione dei giuristi cattolici. Ha svolto ricerche fìnanziate dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dall’Unione Europea: si è interessata, tra l’altro, di governance dei mercati nell’Ue, commercio equo e solidale come nuovo modello di cooperazione internazionale, digitalizzazione dei processi di intermediazione finanziaria, disciplina di protezione dei dati personali. È membro, tra l’altro, dell’Academic Board dello European Banking Institute (Ebi) e del Comitato tecnico scientifico dell’associazione per lo sviluppo degli studi di banca e borsa. Tra i ruoli editoriali, figura come responsabile di redazione della rivista “Banca Borsa e Titoli di credito”.
Profonda gratitudine al Papa è stata espressa dalla professoressa Sciarrone Alibrandi, secondo quanto riporta un comunicato dell’Università Cattolica, nella prima reazione dopo la notizia della nomina all’Autorità istituita da Benedetto XVI nel 2010. “Mi accingo – ha dichiarato – a svolgere con il massimo impegno e assoluta responsabilità il delicato ruolo cui sono stata chiamata, in spirito di servizio per il bene della Chiesa universale”.
In una intervista di qualche tempo fa al periodico della San Paolo Credere, la Sciarrone Alibrandi raccontava la sua formazione e le sue scelte universitarie inizialmente orientate verso il giornalismo. Cresciuta facendo vita di oratorio in una parrocchia milanese retta dagli Scolopi è segnata da diverse esperienze in ambito ecclesiale. Poi l’approdo all’università milanese, la scelta degli studi di Giurisprudenza e quindi la carriera nel settore economico finanziario in cui, come spiegava nell’intervista, la professoressa ha sempre voluto vedere non tanto una scienza dominata dagli algoritmi, ma un mondo reale fatto di aziende e quindi di “lavoratori in carne ed ossa”.
I compiti dell’AIF
L’Autorità di Informazione Finanziaria è l’istituzione competente della Santa Sede/Stato della Città del Vaticano per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. In tale veste, svolge le funzioni di informazione finanziaria e di vigilanza sia ai fini prudenziali, sia ai fini della prevenzione e del contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Istituita da Benedetto XVI nel 2010, l’Aif ha avuto un consolidamento del suo mandato istituzionale con Papa Francesco. Sul piano internazionale, nel 2013, l’Aif è stata ammessa nel Gruppo Egmont, il forum globale che riunisce attualmente le unità di informazione finanziaria di 152 Paesi e giurisdizioni, e nel cui contesto vengono condivisi regole e buone pratiche per la collaborazione e lo scambio internazionale di informazioni.
La nomina alla Biblioteca Apostolica
Sempre oggi, il Papa ha nominato capo ufficio presso la Biblioteca Apostolica Vaticana la dottoressa Raffaella Vincenti, segretario della medesima istituzione.
La Biblioteca Apostolica Vaticana è nata oltre cinquecento anni fa come “scrinium” dei Papi e fin dalle origini è stata aperta agli studiosi. Possiede oltre 80.000 manoscritti, che ne costituiscono il nucleo fondante attorno al quale si sono sviluppate, nel corso del tempo, le collezioni a stampa – oltre un milione e mezzo di volumi, fra i quali spiccano poco meno di 9000 incunaboli – e le considerevoli raccolte d’archivio, più di 100.000 unità. Inoltre, insieme ai documenti veri e propri, nel corso dei secoli sono giunti in biblioteca anche altri oggetti documentali-museali come disegni, stampe, matrici, fotografie, monete e medaglie. Per facilitare gli studiosi, negli ultimi anni è stata avviata la digitalizzazione dei manoscritti.
Dopo lo stop dettato dalla pandemia, la Biblioteca, insieme all’Archivio Apostolico, ha riaperto agli studiosi il primo giugno scorso. Le ammissioni sono possibili solo su prenotazione on-line e con un regolamento specifico di norme di sicurezza sanitaria.