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Corso prematrimoniale: iter burocratico o necessità fondamentale?

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Dolors Massot - pubblicato il 13/06/20
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Il matrimonio per la Chiesa cattolica è uno dei passi più importanti che una coppia può compiere nella vita. È quindi logico prepararsiImmaginiamo che ci regalino una Porsche. Consegna chiavi in mano sulla porta di casa. Brillante e col serbatoio pieno. Partireste a razzo? Non preferireste prima sedervi al volante, “studiarla” e mettervi a vostro agio?

Il matrimonio è un regalo, una vocazione, una chiamata, un tesoro dal valore infinitamente superiore a qualsiasi oggetto ci possano regalare nella vita. Non tutte le coppie, però, vi arrrivano consapevoli. Si sono iscritte a una Champions League ma non conoscono le regole del gioco, e quindi è difficile vincere e facile farsi male.

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Shutterstock | Solis Images

In Spagna, il 40% delle coppie che si sposano per la Chiesa cattolica si separa entro cinque anni.

Prepararsi è fondamentale

Com’è possibile che nella vita ci si prepari a tutto e non si dia importanza alla preparazione al matrimonio?

Di fonte al fallimento di migliaia di coppie, i corsi prematrimoniali sembrano una necessità fondamentale. Sono un foglio di istruzioni, un progetto, una guida per conoscersi e conoscere l’altro e per sapere – cosa essenziale – che si conta sulla grazia del sacramento.

Pilar de Beas è alla guida dell’associazione Eduvida e dirige da più di 30 anni – insieme al marito, José Antonio Alvaredo, morto tre anni fa – corsi alle coppie di fidanzati.

“Il cammino del matrimonio è appassionante ma difficile, e bisogna lavorarci”, ha affermato. “Mio marito diceva che non è la tipica fotografia di una coppia che passeggia sulla spiaggia”.

PILAR DE BEAS

Liga de Familias Schoenstatt

“Quando arrivano le difficoltà, la malattia, la routine… bisogna essersi preparati, e il corso prematrimoniale dà delle indicazioni perché ogni coppia dia delle basi solide alla propria unione”, ha aggiunto.

Segno positivo

A suo avviso, l’aspetto positivo del fatto di seguire un corso prematrimoniale “è innanzitutto che una coppia voglia seguirlo non per burocrazia o per risolvere tutto in un fine settimana e via, ma per crescere e progredire insieme nell’amore”.

Un corso prematrimoniale potrà servire per rispondere a grandi domande che è bene farsi prima di sposarsi, come alcune di quelle che troverete in questa galleria fotografica.

Necessari in tutte le parrocchie

Pilar esorta a far sì che “in tutte le parrocchie ci siano sacerdoti e coppie a impartire i corsi prematrimoniali”.

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Shutterstock | Photographee.eu

L’importanza del dialogo autentico

La De Beas sottolinea “la forza del sacramento in sé”, che poi si dispiega in aspetti come “il dialogo”, che “non è parlare e basta; il vero dialogo è parlare dal cuore, e questo implica il fatto di donarsi all’altro, il che presuppone molte decisioni su come si intende il proprio rapporto con l’altra persona e come si pensa alla vita, come sarà”.

Il corso prematrimoniale che imparte dura circa 5 o 6 mesi, e le sessioni si svolgono ogni 15 giorni, “perché le coppie abbiano il tempo di riflettere e di parlare di ogni tema”. In epoca di pandemia si è usato Zoom.

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Shutterstock | Pressmaster

“Come primo tema si parla della complementarietà tra uomo e donna e delle differenze tra l’uno e l’altra. Un altro tema è la fedeltà, che aiuta a mantener vivo l’amore. Il terzo è il dialogo con l’altro e con Dio, e si parla a fondo del perdono. Il quarto tema ruota intorno ai figli. Il quinto è la paternità responsabile. Il sesto è la casa e il settimo, con cui si chiude il corso, è una Messa in cui si plasma l’unione tra l’Eucaristia e il sacramento del matrimonio”.

Il corso ha preso la forma di un libro, Caminando hacia el matrimonio (Camminando verso il matrimonio), prossimamente in vendita anche online.

Cambiamenti positivi nella società

La De Beas spera che molte coppie sposate giovani o con esperienza si formino per poter impartire questi corsi nelle loro parrocchie, cosa che considera un “motore positivo nella società, che servirà per evitare divorzi e separazioni e promuoverà la felicità delle famiglie”.

Una lettera da avere in mano nei momenti negativi

Nel corso, i fidanzati si scrivono a vicenda una lettera. “Lo fanno all’inizio, ed esprimono i loro pensieri su quello che li ha fatti innamorare dell’altro e su cosa li porta a volersi sposare. Possono poi ampliare la lettera con quello che hanno imparato dall’altro”.

“Quando arriveranno i momenti negativi”, dice, “è molto positivo che la tengano nel comodino e possano rileggere cosa li ha portati a sposarsi con quella persona”. “Nel matrimonio ci sono delle croci, ma così si arriva alla Resurrezione”.