Un esempio di superamento che con la sua testimonianza ha mostrato il cuore dei bambini affetti da questo disturbo“’Questo bambino è stupido!’, ‘Donés, fuori dalla classe!’, ‘Chi ha fatto più errori nel dettato? Accidenti, Donés, un’altra volta tu?’, ‘Signora, la cosa migliore che può fare è portare il bambino in una scuola con un metodo speciale’”.
“E il peggio non è stato questo, ma quando Ramón Llorens, il mio tutore all’ottavo anno della scuola primaria, mi ha consegnato la pagella di fine anno dicendomi: ‘Donés, non servi a niente. Nella vita sarai un signor nessuno’”.
Così scriveva Pau Donés qualche mese prima di morire nel prologo del libro Mi vida con un TDAH (La mia vita con un disturbo da deficit di attenzione), della giornalista e madre Milagros Martín-Luna.
Pau Donés, il bambino con un disturbo da deficit d’attenzione (ADHD), è cresciuto ed è diventato il grande musicista che tutti piangiamo in questi giorni. Sensibile, carismatico, con grande intensità in tutto quello che si proponeva. Una persona che ci ha fatto godere la sua musica, che ci ha fatto emozionare con la sua lotta contro il cancro e ci ha fatto piangere con la sua morte.
Ci sono tanti Pau Donés intorno a noi
Il disturbo di cui soffriva Pau Donés, quello da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), è un disturbo psichiatrico che colpisce tra il 2 e il 5% della popolazione infantile in tutto il mondo.
Assistere un bambino con ADHD implica uno sforzo enorme, perché gli costa concentrarsi, sembra non essere interessato a quello che accade intorno a lui, a volte è ribelle e fa fatica a non muoversi, parla troppo e interrompe costantemente…
È comprensibile che ci siano persone che senza conoscere bene il disturbo ritengono il bambino maleducato e lo allontanano perché “non dia fastidio”, ed è proprio questo che può fa soffrire di più il bambino in questione, e il modo peggiore per affrontare il disturbo da ADHD.
Pazienza e affetto
È importante che nella scuola e nella famiglia questi bambini godano di tutto il sostegno possibile. L’elemento fondamentale a questo riguardo è l’informazione: genitori e docenti devono formarsi il più possibile per aiutare i figli e gli alunni con ADHD. In particolare, è molto importante non colpevolizzare il bambino, visto che non si comporta in quel modo volontariamente, ed è anche importante che i suoi compagni capiscano la situazione per non stigmatizzalo.
Con il suo esempio, Pau Donés ci mostra fin dove può arrivare un bambino con ADHD: fin dove vuole arrivare.
Nel prologo del libro ha scritto: “A 52 anni posso affermare di aver avuto una vita stupenda, vissuta al massimo, con grande intensità, piena di sfumature, percezioni ed emozioni che senza TDHA, THDA, ADTH o come si chiama sicuramente non avrei avuto”.