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Devo essere fedele per tutta la vita anche se non sono felice?

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padre Carlos Padilla - pubblicato il 11/06/20

Tante separazioni nella vita matrimoniale. Tanti sacerdoti o seminaristi che lasciano il loro cammino. Tante vocazioni sicure che perdono la fede e intraprendono una strada diversa... Cosa va male nel cuore? È sbagliata la prima decisione o quella di ora? O forse nessuna è scorretta?

È come se sembrasse facile cambiare la strada intrapresa e iniziarne un’altra del tutto diversa. Facile cambiare le decisioni prese quando sperimento la fragilità del mio cuore. Facile cancellare tutta una vita di sforzi in un solo atto, in un momento di paura o di dubbio.

Come ci si può rifare una vita dopo aver subìto dolore, perdita, cambio di percorso?

Tante separazioni nella vita matrimoniale. Tanti sacerdoti o seminaristi che lasciano il loro cammino. Tante vocazioni sicure che perdono la fede e intraprendono una strada diversa…

Cosa va male nel cuore? È sbagliata la prima decisione o quella di ora? O forse nessuna è scorretta?

Non lo so.

Non giudico tante decisioni possibili. Sono rispettabili e non oserei mai dire se siano giuste o sbagliate. So solo che un cammino intrapreso crea delle aspettative. Qualsiasi decisione prenda ha le sue conseguenze. E influisce su molte vite.

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Devo essere fedele fino alla fine della mia vita anche se non sono felice né pieno, anche se la vita che conduco non ha senso? Ho sentito spesso questa domanda, e non mi piacerebbe trovarmi al posto di quel cuore che vive questo dubbio tanto profondo.

Tutte le mie decisioni hanno delle conseguenze. Alcune dolorose. Soffrono degli innocenti. Cambiano tante cose… Un sì o un no. Le cose non restano uguali.

A volte, forse, non si sarebbe mai dovuto intraprendere il primo viaggio. Dio lo ha permesso, e ora permette altri progetti, altri cammini, mi ha reso libero. Forse succede quello che commentava una persona:

“Spesso faccio progetti e non chiedo a Lui cosa vuole per me”.

Si possono fare progetti e prendere decisioni importanti senza prima parlarne con Dio? È del tutto possibile. E poi può essere che il cammino sia insopportabile, e la felicità sognata non arrivi mai a realizzarsi.

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manusapon kasosod | Shutterstock

Forse posso prendere la mia vita tra le braccia, armarmi di coraggio e integrità e portare avanti il mio cammino con il cuore in Dio perché mi dia forza. Posso farlo. Ma non posso esigerlo dagli altri.

Capisco allora chi cambia i propri progetti e prende decisioni diverse da quelle prese un giorno. Ma non smette di farmi male. Mi fa male per le conseguenze che implica ogni decisione.

Non lo giudico, ma non è nemmeno uguale per me. Ogni decisione ha conseguenze e devo diventare responsabile dei miei atti.

È uguale?

Oggi sembra regnare l’indifferenza. Tutto vale, tutto è uguale. Nulla importa. Ciascuno ha i suoi diritti. Ed è vero. Ma i danni provocati?

La vita va avanti, è chiaro, ma voglio diventare responsabile delle mie decisioni ed essere serio. Assumo i rischi. Prendo tra le mani la vita e la dono a Dio.

E assumo che ciò che decido non sarà sempre accettato, approvato, sostenuto. Non voglio cercare cause né colpecvoli. Forse ho solo bisogno di seguire il percorso del lutto necessario.

Cambiano le circostanze, le persone e l’ambiente che le circonda. E il danno è lì e lo porto nel petto. Perché ogni vita conta.

Mi rendo conto dell’influenza che ho sugli altri. Dell’influenza che abbiamo tutti. Non mi chiudo nel mio egoismo indifferente. Non voglio cadere nella tentazione di cui parla Papa Francesco:

“Il rischio è che ci colpisca un virus ancora peggiore, quello dell’egoismo indifferente”.

Responsabilità

Divento responsabile. Assumo le conseguenze delle mie azioni. Capisco che ogni decisione implica rischi e rinunce. Rispetto ciò che ciascuno decide dentro di sé. Non lo giudico. Ma mi importa.

È chiaro che mi importano i cambi di programma e le ferite che lasciano i cambiamenti. Accetto che ci siano decisioni che non arrivano sempre alla fine della vita. Ma vorrei sognare “Sì” pronunciati per sempre.

Per questo celebro con gioia la fedeltà di chi si ama dopo tanti anni. Le vite offerte giorno dopo giorno nella fedeltà serena. L’amore che non scompare di colpo. La vita consacrata che accetta la rinuncia con gioia.

Non giudico altre decisioni, ma valorizzo la verità dell’amore custodito per tutta una vita.

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