Dopo la quarentena per il Covid-19 riprendono le Messe, e la Chiesa si sforza di permettere che possa assistervi il maggior numero di persone possibile, rispettando il distanziamento sociale e altre norme sanitarie.
In molti templi si siedono solo due persone per banco, ognuna a un’estremità, e viene occupato soltanto un banco ogni due.
La situazione è particolarmente delicata nei luoghi più densamente popolati.
Si può aumentare il numero delle Messe?
“Eccettuati i casi in cui, a norma del diritto, è lecito celebrare o concelebrare l’Eucaristia più volte nello stesso giorno, non è consentito al sacerdote celebrare più di una volta al giorno”, specifica il Codice di Diritto Canonico (Canone 905).
Allo stesso modo, però, “nel caso vi sia scarsità di sacerdoti, l’Ordinario del luogo può concedere che i sacerdoti, per giusta causa, celebrino due volte al giorno e anche, se lo richiede la necessità pastorale, tre volte nelle domeniche e nelle feste di precetto”.
In base alla “densità” dell’assemblea parrocchiale, quindi, un sacerdote potrebbe celebrare fino a tre Messe la domenica.
Detto questo, la salvezza delle anime ha sempre la priorità, e si può immaginare che un vescovo autorizzi eccezionalmente i sacerdoti, viste le circostanze, a celebrare un maggior numero di Messe al giorno.
L’idea dell’articolo del Codice di Diritto Canonico deriva dal fatto di voler evitare che il sacerdote diventi “una macchina” e di rispettare il mistero che si celebra.