«Le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza».
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, ha lanciato un monito tutt’altro che casuale. Ha sottolineato come ricerca e politiche lungimiranti siano basilari per «un futuro prossimo di prosperità sostenibile» (TgCom, 5 giugno). Facendo intendere che la battaglia è in salita.
I pessimi dati del rapporto Ispra
E questo lo dimostrano i pessimi dati che sono arrivati poche ore prima della Giornata Mondiale dell’Ambiente, e riguardano sopratutto l’Italia. Nel nostro Paese il riscaldamento globale è peggiore che nel resto del mondo, come dimostra l’Annuario Ispra dei dati ambientali 2019.
Secondo il centro studi del ministero dell’Ambiente, il riscaldamento globale in Italia è più forte rispetto alla media mondiale.
Per fortuna, le emissioni di gas serra continuano a diminuire, anche se troppo lentamente: rispetto all’anno precedente, -0,9% nel 2018, -2% nel 2019 e -5,5% nel 2020 (con la complicità del lockdown).
I numeri della Pianura Padana
Il Bacino padano, rileva poi l’Annuario, è una delle aree dove l’inquinamento atmosferico è più pesante in Europa.
Nel 2019, il valore limite giornaliero del Pm10 è stato superato nel 21% delle stazioni di monitoraggio. Rispettati invece i limiti per i Pm 2,5.
Uno degli effetti del lockdown è stata la riduzione del biossido di azoto tra il 40 e 50 per cento nelle regioni del Nord e nella Pianura Padana (La Repubblica, 4 giugno).
Il report: sostenibilità valore per 8 persone su 10
Ma ci sono anche dei segnali positivi, come quelli riportati dal report del portale specializzato Supermercato24, citato dall’Ansa (5 giugno).
Cibi a chilometro zero, prodotti biologici e stagionali, packaging alimentari compostabili o biodegradabili: la sostenibilità che è diventato un valore imprescindibile dei nostri stili di vita da qualche anno a questa parte e in maniera sempre più diffusa, secondo l’80per cento degli intervistati.
Maggiore attenzione per differenziata e acquisti
Siamo più attenti (non ancora abbastanza) agli involucri, a non sprecare il cibo, a fare la raccolta differenziata: o perlomeno siamo sulla strada della buona pratica sempre di più e sempre più consapevolmente. E ciò orienta molto più di prima i nostri acquisti o almeno l’approccio che abbiamo ai consumi alimentari, come emerge nel report di Supermercato24.
Quali sono gli ostacoli principali ai consumi green?
La consapevolezza, dunque, non manca, ma che cosa mette i bastoni tra le ruote dei consumatori quando si tratta di riempire il carrello in modo sostenibile?
L’ostacolo numero uno è il prezzo dei prodotti green (51%), giudicato troppo alto seguito dalla difficoltà a individuare chiaramente i prodotti sostenibili (28%) a causa di etichette poco chiare o di scarsa conoscenza dei valori e dei processi produttivi di un’azienda.
La Living Chapel
Il cibo sano si sposa con un ambiente sano: il 5 giugno è stata l’occasione per lanciare un segnale in questa direzione con l’inaugurazione della cappella-giardino a cielo aperto delle stesse dimensioni della Porziuncola di San Francesco d’Assisi, cioè la Living Chapel nell’Orto Botanico di Roma.
A chi è ispirata
Questa piccola opera è il simbolo di una natura esplosa e tornata a riprendersi i suoi spazi: la Living Chapel, “spazio sacro di serena armonia” (parole dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco a cui fa riferimento l’opera), è ispirata oltre che a San Francesco d’Assisi e al Pontefice, anche all’Agenda 2030 della Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (in collaborazione con il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, la Fao, il Global catholic climate movement e il programma Faith for Earth dell’Onu) (L’Huffington Post, 5 giugno).
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