Alessandro Bellantoni, un “tassinaro” romano nominato Cavaliere della Repubblica per la sua corsa solidale in Calabria. Il gesto generoso per accompagnare nella fase 1 del lockdown una bambina di tre anni al controllo oncologico al Bambin Gesù di RomaTra i 57 cittadini a cui il il 2 giugno il Presidente Mattarella ha attribuito a Codogno l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, per essersi particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del Coronavirus, c’è anche un tassista romano.
“Mi sono offerto di dare una mano”
Nella capitale Alessandro Bellantoni lavora come “tassinaro” da 15 anni, e durante la fase 1 dell’emergenza è stato in prima linea per contribuire a sostenere le persone in difficoltà, in particolare le famiglie con figli disabili. È balzato senza volerlo agli onori delle cronache per la “corsa”, anche in senso letterale, che ha effettuato da Roma a Vibo Marina per accompagnare all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù una piccola di tre anni che doveva effettuare un controllo oncologico.
Così racconta come è nato il suo gesto:
Sapevo che c’era una bambina che aveva bisogno di effettuare un controllo al Bambin Gesù. E la visita era molto importante perché la piccola, che ora ha tre anni, in passato ha dovuto effettuare dei cicli di chemioterapia. Conosco la famiglia che, come me, ha anche un altro figlio con disabilità. So che, in questo momento, quella coppia sta attraversando un momento difficile e così mi sono offerto di dare una mano. (romatoday.it)
La Polizia quando ha saputo perché ero in viaggio mi ha offerto il caffè
Ha chiesto alla sua cooperativa di aiutarlo a raccogliere tutte le certificazioni mediche e le autorizzazioni necessarie, così da effettuare il viaggio rispettando pienamente le rigide regole per gli spostamenti imposte in quel periodo. Aggiunge di essere stato fermato un paio di volte agli autogrill:
Durante il viaggio di andata, arrivato grossomodo all’altezza di Cosenza, mi sono fermato per prendere un caffè. Gli agenti della Polizia Stradale, giustamente incuriositi dal taxi, mi hanno chiesto spiegazioni. Gliele ho fornite e devo dire che sono stati davvero gentili al punto che, il caffè, sono stati loro stessi a pagarmelo. (Ibidem)
La visita della piccola è andata bene
Partiti il 28 aprile da Roma alle 13 circa è arrivato a Vibo Marina alle 20; il tempo per la cena e un sonnellino di un’oretta ed è ripartito per accompagnare la piccola con la mamma al Bambin Gesù di Roma, dove è arrivato alla 7,30. 1300 chilometri in circa 19 ore; ma chi ha pagato le spese del viaggio?
Io non volevo nulla, ma la famiglia della bimba ha insistito per pagarmi un pieno di carburante. Comunque la cosa davvero importante è che la visita è andata bene. La piccola è davvero forte e il controllo ha dato i risultati che i genitori speravano. (romatoday.it)
“Taxi con il sorriso”
Ma non è stata questa l’unica iniziativa di solidarietà che ha visto protagonista Alessandro: ha infatti proposto alla sua cooperativa di mettersi a disposizione per delle corse solidali a beneficio di persone con disabilità intellettiva in quanto hanno vissuto in modo particolarmente difficile il lockdown. È nata quindi l’iniziativa del “taxi con il sorriso”, e come è andata?
Bene, personalmente l’ho fatta in tre diverse occasioni. Si tratta di corse della durata di mezz’ora, quaranta minuti. Un tempo sufficiente per restituire il sorriso a persone che, più di altre, hanno pagato la quarantena imposta dal coronavirus. E so che anche altri colleghi tassisti hanno aderito. (Ibidem)
Tutti gesti non eccezionali, che però fatti in quel periodo così difficile testimoniano la grande solidarietà che alcune persone generose hanno saputo esprimere, ridando il sorriso a chi era particolarmente svantaggiato e sofferente.