Simon Cowell, ideatore del concorso, si è unito a The Innocence Project, la ONG che ha aiutato Williams a tornare libero
Qualche giorno fa, un uomo timido di mezza età è salito su un palcoscenico per affrontare la severa giuria di America’s Got Talent, uno dei concorsi più famosi della televisione, ideato nel 2006 dal cacciatore di talenti Simon Cowell, scopritore di gruppi come gli One Direction o Il Divo e promotore del successo di artisti come Demi Lovato.
Il nome di quest’uomo è Archie Williams, e nessuno avrebbe potuto immaginare quello che è accaduto dopo che è salito sul palco.
“Mi chiamo Archie. Vengo dalla Louisiana”, ha affermato l’uomo. Cowell gli ha quindi chiesto di raccontare qualcosa di più della sua vita, e le parole di Archie hanno lasciato tutti a bocca aperta: “Sono stato in prigione per 37 anni per un crimine commesso da un’altra persona”.
Falsely imprisoned for 37 years, @Archieisfree is here and his voice is heard. His second chance begins on #AGT this Tuesday 8/7c on @NBC. pic.twitter.com/aHh4hKydGw
— America’s Got Talent (@AGT) May 22, 2020
Nel 1983, quando aveva 22 anni, Archie Williams è stato accusato di aver violentato e pugnalato una donna in casa sua. Tre persone hanno testimoniato a suo favore, e non sono state neanche trovate le sue impronte sul luogo dell’accaduto, ma la donna insisteva a dire che il colpevole era lui. Senza risorse economiche, Williams non ha potuto pagarsi una buona difesa, è stato dichiarato colpevole e condannato all’ergastolo, venendo inviato in una delle prigioni più pericolose degli Stati Uniti.
“I giorni sono diventati settimane, le settimane mesi, i mesi anni e gli anni decenni”, ha spiegato Archie nell’intervista che si fa a tutti i partecipanti al programma. Il presentatore, Terry Crews, non riusciva a credere alle sue orecchie e gli ha chiesto: “Come hai fatto a sopravvivere?”
La risposta del cantante è stata il riflesso di un profondo dolore ma anche di un’altrettanto profonda saggezza:
“Sono andato in prigione, ma non ho permesso che il mio spirito entrasse in prigione. Nei momenti peggiori pregavo e cantavo. E così ho trovato la pace”.

Dopo molti anni dalla sua condanna, The Innocence Project, un’organizzazione senza scopo di lucro, si è presa in carico il suo caso. Ha chiesto prove del DNA e una comparazione delle impronte digitali, e il risultato di queste due semplici prove ha scagionato completamente Archie Williams. Le impronte trovate sul luogo del crimine coincidevano con quelle di un violentatore seriale. Nel marzo 2019, a 58 anni, Williams è uscito di prigione.