"Qualsiasi cosa succeda saremo sempre uniti". Le nozze di Silvia e Alessandro testimoniano come l’amore sia più forte della povertà e dell’emarginazione
In questo difficile momento causato dalla pandemia le belle storie come quella cha stiamo per raccontare ci riempiono di gioia e di speranza. A Como, provincia lombarda fortemente colpita dal Covid con attualmente 3840 casi e 604 decessi, Alessandro e Silvia, due clochard di Faloppio, qualche giorno fa si sono uniti in matrimonio. Dieci anni fa si erano conosciuti su una panchina.
“Mi ha offerto l’ombrello perché minacciava pioggia”
Silvia, oggi 36enne, racconta come si sono incontrati quando lei ancora viveva in famiglia ma era spesso per strada.
Ci siamo conosciuti nel febbraio del 2010, io ero su una panchina di piazza Vittoria a Como, lui mi ha fissata dieci minuti senza degnarmi di un saluto. Ad aprile mi ha offerto l’ombrello perché minacciava pioggia. (tgcom24)
Alessandro mi ha insegnato a dimostrare l’amore!
Poi un giorno, improvvisamente scatta la scintilla: Alessandro, che ha adesso 53 anni, inizia a farle la corte e le chiede di scambiarsi i numeri telefonici.
In poco più di un’ora Alessandro mi ha raccontato tutta la sua vita. Mi ha insegnato che dimostrare affetto e amore non è un male. Non ero abituata a farlo, essendo cresciuta senza abbracci ed espressioni di affetto. (Ibidem)
Il rinfresco presso il dormitorio della Caritas
Tre mesi dopo si sono fidanzati, e il 20 maggio scorso, in occasione del loro decimo anniversario si sono sposati in Comune a Como. Racconta Silvia:
Abbiamo festeggiato con un rinfresco al dormitorio della Caritas, con le persone che dormono lì, con volontari e responsabili della Caritas, della Croce Rossa e dei City Angels. (tgcom24)
Lei, con alle spalle una vita difficile e tanti problemi di salute, indossava un abito rosa; lui, che si è sempre barcamenato con lavoretti saltuari e adesso nemmeno quello, giacca bianca e cravatta.
Il mio vestito me l’ha regalato Alessandro – ha raccontato la sposa – il suo gli è stato donato dal custode del dormitorio. Abbiamo usato come fedi l’anello di fidanzamento che mi aveva regalato dieci anni fa e un anello che gli ha dato un amico. (Ibidem)