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Un racconto per spiegare ai bambini il mondo con il coronavirus

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Blanca de Ugarte - pubblicato il 28/05/20

“Il saluto dell'amore”, scritto da una maestra perché i suoi allievi dell'asilo capiscano perché devono mettersi la mascherina e non baciare le persone che amano di più

María Merino Martínez de Pinillos insegna a 27 bambini della scuola materna. Da più di due mesi non vede i suoi piccoli allievi della scuola Montpellier di Madrid (Spagna), in cui lavora.

È a loro che ha pensato quando ha deciso di scrivere un racconto perché i bambini “possano capire un po’ di più tutto quello che sta accadendo intorno a noi”.

Il racconto è scritto con un linguaggio semplice, e riesce così a spiegare ai bambini l’importanza di rispettare le misure di sicurezza come la mascherina e il distanziamento sociale. Per questo, propone un saluto, quello del cuore.

L’autrice e la Fundación Educativa Franciscanas di Montpellier hanno voluto condividere con i lettori di Aleteia questa storia, che piacerà senz’altro ai più piccoli.

Il saluto dell’amore

C’era una volta un pianeta chiamato Terra, in cui tutti gli abitanti lavoravano senza sosta.

Gli adulti, immersi nel loro mondo, non valorizzavano il fatto che ogni giorno potesse essere diverso e meraviglioso. I bambini, un po’ più consapevoli al riguardo, si guardavano allo specchio dei loro genitori senza smettere di osservare e sorridere…

Un giorno un virus ha deciso di arrivare in quel luogo e ha voluto cambiare molte cose dello stile di vita.

Il virus odiava il fatto che la gente si volesse bene, e ancor più che dimostrasse il suo AMORE agli altri, e quindi ha chiuso tutti dentro casa. Era questo il suo obiettivo più grande, perché in questo modo non ci sarebbe stata alcuna dimostrazione d’AMORE. Non si poteva andare a lavorare da nessuna parte, perché era lo spazio appropriato per aiutare gli altri. Non ci si poteva vedere con gli amici, perché ascoltare e consolare chi ha bisogno di te era proibito. Non si potevano abbracciare i nonni, né offrire loro dimostrazioni d’affetto.

Come in tutti i racconti, hanno iniziato ad apparire dei supereroi. I primi sono stati le persone che dovevano uscire per andare a lavorare. Lo hanno fatto in condizioni speciali, promettendo al virus che l’amore non sarebbe uscito né dal loro corpo né dalle loro mani.

Hanno quindi deciso di mettersi dei vestiti speciali anti-abbracci e anti-coccole e delle mascherine anti-baci. A poco a poco, questi eroi hanno cominciato la loro battaglia contro il virus. Ci sono stati altri supereroi che sono rimasti a casa. Sono stati tutti i papà e le mamme, che oltre a lavorare da lì hanno promesso agli insegnanti di portare avanti la loro missione. Giorno dopo giorno si mettevano nei panni degli insegnanti e facevano lezione ai più piccoli. Nel frattempo, gli insegnanti da casa mandavano i loro superpoteri attraverso video, giochi, canzoni e lavori, perché gli allievi continuassero a capire quanto sia meraviglioso imparare.

Altri eroi che sono emersi sono stati tutti i nonni e le nonne; anche se loro avevano già il loro mantello, perché se l’erano guadagnato sul campo, hanno ottenuto un riconoscimento speciale da parte di tutti i cittadini, perché erano le persone che distribuivano più AMORE nel mondo.

E a poco a poco tutti si sono abituati a ingannare il virus, quel virus che non voleva che l’AMORE regnasse in alcun posto.

È stata una battaglia lenta, lunga e difficile, in cui molti in prima linea hanno affrontato momenti molto duri; li aiutava solo il fatto di continuare a lottare per l’AMORE.

Le famiglie lottavano contro il virus in modo divertente: cucinando, ballando, giocando, cantando, facendo sport in casa, lavorando insieme… Più cose facevano insieme, più AMORE ottenevano, e così il virus si distruggeva a poco a poco.

Sono trascorsi i mesi.

Il virus si è indebolito sempre di più, e l’AMORE è aumentato in quel pianeta. Un giorno il virus si è visto con le spalle al muro e ha deciso di non attaccare direttamente le persone a una condizione. Le dimostrazioni d’AMORE non avrebbero potuto esserci, o lui sarebbe rapidamente tornato. I cittadini, molto tristi, hanno accettato questa condizione sapendo che l’AMORE avrebbe sempre regnato, ora più che mai.

L’unica cosa che dovevano fare era inventarsi dei modi, o camuffarlo perché il virus non lo individuasse!

Detto fatto: tutti i cittadini hanno deciso di uscire con la mascherina anti-baci, perché i veri baci si danno col cuore.

Anziché toccare o accarezzare le persone, hanno deciso di pronunciare belle parole su di loro.

E i bambini, desiderosi di vedere i propri amici, hanno inventato un saluto per non dimenticare mai ciò che era accaduto. E sapete qual era questo saluto?? Non lo sapremo mai, visto che è il segreto custodito meglio.

E ora volete scoprire quale sarà il nostro??

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