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C’è ancora paura di andare a messa. Per ora sono pochi i casi di “tutto esaurito”

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Nicolas Guyonnet / Hans Lucas / Hans Lucas via AFP

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 26/05/20

Nella domenica dell'Ascensione non c'è stata l'affluenza che si immaginava. Ma dopo uno stop così lungo ci vorrà un po' di tempo per ripartire

Tutto esaurito in poche circostanze, per il resto messe affollate ma non piene. Il trend che si era registrato nel corso della prima settimana del ritorno alle funzioni a religiose a porte aperte, si è confermato anche nella domenica dell’Ascensione: chiese affollate ma non piene, tranne che in pochi casi.

Il timore per l’emergenza coronavirus, scrive Avvenire (26 maggio) ha limitato le presenze. Soprattutto degli anziani che hanno preferito rimanere a casa, magari convinti dai figli a saltare la messa.

Le messe all’aperto

Nelle chiese in cui i posti si sono ridotti drasticamente per le disposizioni anti-contagio previste dal protocollo firmato dalla Cei e dal governo sulle Messe “sicure” e per le indicazioni date dalle diocesi.

Per attenuare il problema della carenza di posti sono stati molti i sacerdoti che hanno scelto di celebrare all’aperto: nei campi sportivi della parrocchia o dell’oratorio oppure in qualche giardino pubblico o in piazza. Com’è accaduto al presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, che domenica mattina, scrive il quotidiano della Cei, ha celebrato l’Eucaristia nel centro storico di Città della Pieve davanti un’assemblea di circa cento persone.

Le messe al chiuso

Erano oltre due mesi che l’Eucaristia non si svolgeva di fronte al popolo dopo la decisione della Cei che aveva bloccato i riti pubblici per il dilagare della pandemia: anche per questo la nuova organizzazione ha bisogno di rodaggio sopratutto per chi celebra al chiuso. Molte chiese si sono presentate con ingressi ed uscite regolate da volontari, sedie igienizzate una per una, e ad uso esclusivo di un fedele. All’ingresso anche il gel disinfettante per le mani. Regole a cui i fedeli non erano abituati.

Altre parrocchie, per disciplinare meglio gli ingressi, hanno scelto le prenotazioni on line tramite portali della parrocchia e app. Un modello, insomma, che gradualmente diventerà più fluido.

Le eccezioni

In quasi tutte le diocesi del Paese è stata questa l’atmosfera respirata, tranne che in poche eccezioni come Mondovì, Pinerolo o Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti: in queste, le liturgie con il popolo sono riprese da lunedì 25 maggio.


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